Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Esteri
  • Home » Esteri

    Paralisi “simil-polio” colpisce sei bambini in pochi giorni: non c’è vaccino

    Di Anton Filippo Ferrari
    Pubblicato il 8 Ott. 2018 alle 18:48 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 02:51

    Da metà settembre a oggi sei bambini del Minnesota (Stati Uniti) sono stati ricoverati in ospedale perché colpiti da una malattia, simile alla poliomelite e che causa problemi motori o paralisi a braccia e gambe.

    Si tratta della mielite flaccida acuta (AFM) che i medici stanno studiando scrupolosamente per cercare di capire l’origine di questo disturbo e quindi trovare una cura. A differenza della poliomielite infatti non è disponibile un vaccino per questa malattia.

    Secondo quanto riporta lo Star Tribune, il principale quotidiano dello Stato, i bambini – tutti al di sotto dei dieci anni – provengono da diverse parti del Minnesota.

    “Stiamo cercando qualsiasi tipo di correlazione”, ha fatto sapere Kris Ehresmann, a capo della sezione di malattie infettive del Dipartimento della Salute.

    Ma cos’è la Mielite Flaccida Acuta (AFM)? Si tratta di una condizione normalmente rara che colpisce il sistema nervoso, in particolare la colonna vertebrale.

    Tra le prime manifestazioni della malattia ci sono sintomi all’apparenza comuni con quelli di un banale raffreddore, seguiti poi dall’insorgenza dei problemi motori.

    I sintomi sono un’improvvisa debolezza di gambe e braccia associata alla perdita di riflessi muscolari, ma possono comparire anche disturbi nel linguaggio, difficoltà a deglutire e palpebre cadenti.

    Tra i bimbi colpiti c’è Quinton Hill. Il bambino un giorno è tornato da scuola con i sintomi tipici del raffreddore. Nel giro di pochi giorni, però, ha iniziato a vomitare ed è rimasto a casa.

    Poco dopo, ha iniziato a non poter più muovere il collo e il braccio sinistro. Lo stesso è avvenuto al piccolo Orville Young, 4 anni appena: paralisi alle gambe e al braccio destro, oltre a complicazioni nella respirazione.

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version