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    Germania, la cancelliera Angela Merkel non si ricandiderà alle elezioni del 2021

    Credit: Afp

    La decisione arriva all'indomani della seconda batosta elettorale, in Assia dopo quella in Baviera, per la Cdu e per la Spd. Tuttavia la cancelliera non vorrebbe lasciare l'incarico da cancelliera, secondo quanto riferiscono media tedeschi.

    Di Marta Facchini
    Pubblicato il 29 Ott. 2018 alle 13:05 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 20:37

    Dopo 18 anni, la cancelliera tedesca Angela Merkel ha annunciato che non si ricandiderà alla presidenza della Cdu il prossimo 8 dicembre.

    La Merkel dunque non si presenterà alle prossime elezioni federali, previste per il 2021.

    I candidati per la Cdu- Al suo posto potrebbe subentrare Annegret Kramp-karrenbauer, che si è candidata  come successore di Angela Merkel alla presidenza della Cdu. Kramp-karrenbauer, 55 anni, è una politica di esperienza, ex governatrice della Saar e da febbraio 2018 segretaria generale del partito, proprio grazie al sostegno di Angela Merkel.

    Anche il ministro della Salute dell’attuale governo, Jens Spahn si candiderà alla guida della Cdu quando la Cancelliera avrà lasciato la presidenza del partito. Lo affermano fonti del partito riferite dall’agenzia tedesca Dpa.

    La batosta elettorale – I propositi sono stati espressi dalla cancelliera nella riunione del comitato esecutivo del partito, dopo la batosta elettorale in Assia, che ha visto la Cdu perdere più di 10 punti e 15 giorni dopo la prima debacle, nelle elezioni in Baviera. Una sconfitta che si è rivelata impietosa per la coalizione di governo (GroKo) e ha confermato il momento esaltante dei Verdi in un voto che premia anche il partito di ultradestra AfD, che balza al 13 per cento.

    Assia – Nel voto nel Land della Germania centrale, l’Unione cristiano democratica (Cdu) ha incassato la peggiore sconfitta dal 1966 fermandosi al 27,3 per cento, perdendo 11 punti rispetto alle elezioni di cinque anni fa, secondo i primi exit poll diffusi dalla Zdf, seconda emittente televisiva pubblica del paese. I socialdemocratici (Spd) sono calati invece al 19,1 per cento, ossia 11,1 per cento in meno rispetto al 2013, peggior risultato in Assia dal 1946.

    La leader Spd, Andrea Nahles, ha ammesso che la sconfitta è dovuta alla situazione interna al partito, ma anche attribuito una “considerevole responsabilità” al lavoro della coalizione di governo nazionale: non cita Horst Seehofer ma è chiaro il riferimento al ministro dell’Interno che ha già fatto traballare il governo due volte.

    Gli exit poll confermano anche la grande ascesa dei Verdi (Grune), che in questo Land governano con la Cdu e e che hanno ottenuto il 19,6 per centi, che significa +8,5 per cento rispetto alle ultime elezioni.

    “L’Assia non è mai stata così verde, siamo felici di questo storico miglior risultato” in questo Land, ha commentato la leader Annalena Baerbock.

    L’AfD balza al 12,6 per cento (8,5 per cento in più di cinque anni fa) e raggiunge uno dei suoi obiettivi, entrando nell’ultimo dei 16 Parlamenti regionali.

    La Linke ottiene il 6,4 per centi, mentre i liberali (Fdp) il 7,7 per cento, dal 5 per cento del 2013.

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