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    Perché Mélenchon e i deputati della sinistra francese sono andati in parlamento senza cravatta

    I neoeletti di France Insoumise hanno deciso di compiere un insolito gesto per il codice d'abbigliamento del parlamento francese, come i sanculotti del Diciottesimo secolo

    Di TPI
    Pubblicato il 28 Giu. 2017 alle 17:57 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 00:15

    Il 28 giugno 2017 si è riunita per la prima volta l’Assemblea Nazionale francese eletta l’11 e il 18 giugno. L’attenzione, però, non è andata tanto sulla nuova maggioranza di sostenitori del presidente Emmanuel Macron – che alle elezioni hanno conquistato il 60 per cento dei seggi – ma sui deputati di France Insoumise, il cartello di sinistra che ha sostenuto Francois Mélenchon in occasione delle presidenziali del maggio scorso.

    La maggior parte degli eletti di questo partito, compreso lo stesso Melenchon, si sono recati in parlamento senza la cravatta, richiesta dal codice di condotta. Un gesto che il giornalista di Europe 1 Massence Lambrecq ha definito “senza precedenti”.

    Lo stesso Melenchon ha spiegato che si tratta di un gesto che si ispira a quello dei sans-culotte del Diciottesimo secolo, i cosiddetti sanculotti, che diversamente dai membri dell’aristocrazia non portavano le culotte. Secondo il deputato e compagno di partito di Melenchon, Alexis Corbiere, il gesto vuole simboleggiare il popolo che entra in parlamento, riappropriandosi dei propri spazi politici.

    Il gesto dei parlamentari di France Insoumise ha scatenato un dibattito che ha coinvolto diversi utenti Twitter e anche altri parlamentari. Sebastien Chenu del Front National, per esempio, ha definito il gesto “una ridicola provocazione”.

    Alcuni utenti di Twitter hanno invece sollevato una questione del sessismo: è giusto che gli uomini, diversamente dalle donne, siano tenuti a tenere la cravatta in parlamento?

    Intanto, l’Huffington Post ha citato una fonte parlamentare secondo cui il regolamento dell’Assemblea Nazionale parlerebbe esclusivamente dello svolgimento delle sedute parlamentari e quelle relative all’abbigliamento sarebbero esclusivamente regole comportamentali formali non scritte da nessuna parte. Tuttavia, nel parlamento francese per gli uomini è consuetudine indossare giacca e cravatta.

    Non si tratta del primo caso di uomo politico che decide di non indossare la cravatta per protesta. Il premier greco Alexis Tsipras, le cui posizioni politiche sono estremamente simili a quelle di Melenchon, non indossa mai la cravatta e dice che la metterà al collo solo quando la Grecia sarà uscita dalla crisi. Per questa ragione, durante la sua visita in Italia, l’allora premier Matteo Renzi gli regalò una cravatta da indossare quando i problemi della Grecia saranno risolti.

    Un caso simile vide protagonista l’ex senatore leghista Francesco Speroni. Il senato italiano prevede infatti come regola che gli uomini debbano indossare giacca e cravatta. Come atto di disobbedienza verso questa regola Speroni, che sedette a Palazzo Madama dal 1992 al 1999, era solito indossare cravatte particolarmente insolite e spiritose, con animali e colori sgargianti.

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