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    McDonald’s sposterà la sua sede fiscale internazionale dal Lussemburgo al Regno Unito

    I profitti della società saranno soggetti al sistema di imposte britannico. La notizia è stata accolta con favore dal governo, sotto pressione in vista della Brexit

    Di TPI
    Pubblicato il 9 Dic. 2016 alle 12:40 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 22:48

    McDonald’s sposterà la sede fiscale per i suoi affari non statunitensi dal Lussemburgo al Regno Unito, dopo il giro di vite fiscale dell’Unione europea. L’ha confermato la società in un comunicato.

    I profitti saranno soggetti al sistema di imposte britannico. La notizia è stata subito accolta con favore dal governo britannico, che è sotto pressione per preservare la stabilità economica del paese in vista dell’uscita dall’Unione europea.

    Il primo ministro Theresa May ha già promesso di abbassare le imposte sulle società dal 20 per cento al 17 per cento entro il 2020, attirando le critiche che vedono in questa mossa un progetto per trasformare il Regno Unito in un paradiso fiscale post Brexit.

    “Accogliamo con favore la continuità degli investimenti da parte delle aziende di tutto il mondo nel Regno Unito, in particolare quando ciò garantisce la crescita e l’aumento di posti di lavoro”, ha detto la portavoce del premier. 

    Diversi giganti della tecnologia, tra cui Facebook e Google, hanno annunciato investimenti nel Regno Unito dopo il referendum di giugno 2016. Alcune aziende, in particolare nel settore finanziario, stanno prendendo in considerazione la strada opposta, trasferendosi verso l’Europa continentale.

    “McDonald’s ha scelto il Regno Unito per la sua nuova struttura di holding internazionale a causa del numero significativo di personale con sede a Londra, per la lingua, e per le connessioni con altri mercati”, ha detto McDonald’s nel comunicato.

    L’Unione europea aveva avviato un’indagine formale nel dicembre 2015 sull’accordo fiscale tra la società e il Lussemburgo, sostenendo che avessero violato le regole sugli aiuti di stato, cioè il trasferimento di risorse pubbliche a favore delle imprese.

    Il caso contro McDonald’s è iniziato in seguito a una denuncia da parte dei sindacati, che hanno accusato la catena di fast food di aver evaso le tasse per circa un miliardo di euro, tra il 2009 e il 2013, spostando i profitti tra una divisione aziendale a un’altra, senza pagare le local tax nel Lussemburgo.

    L’ufficio McDonald’s in Lussemburgo rimarrà aperto, ma le funzioni legate al business internazionale si sposteranno nel Regno Unito. 

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