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    Matthew Perry augura la morte a Keanu Reeves (e poi si scusa)

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 2 Nov. 2022 alle 07:59

    La star di Friends ha fatto uno scivolone incredibile, destando tante critiche in rete. Secondo il magazine americano Page Six, Perry ha scritto nel suo libro attacchi a Reeves, andando a colpire il divo più amato di Hollywood per la sua proverbiale gentilezza e bontà. A seguito delle critiche ricevute, il Chandler della celebre sit-com ha chiesto pubblicamente scusa. “In realtà sono un grande fan di Keanu”, ha aggiunto pure.

    Parliamo dell’ormai proverbiale gentilezza e bontà del divo più anti-divo che esista, una persona che si prende la briga di andare al matrimonio dei suoi fan, un uomo che anziché rifiutare di firmare un autografo trascorre un’ora a chiacchierare con un ragazzino in aeroporto.

    Ma forse Matthew Perry non ne era conoscenza, altrimenti nel suo libro autobiografico che sta per uscire mai avrebbe pensato di offendere proprio lui, l’eroe buono in mezzo a tutti quegli antieroi hollywoodiani. Secondo il magazine americano Page Six, la star della sitcom Friends avrebbe scritto nel suo memoir degli insensati e deprecabili attacchi al collega, addirittura arrivando ad augurargli la morte. Ricordando una serie di attori di talento che non ci sono più come River Phoenix, Heath Ledger e Chris Farley (tutti morti per overdose) l’attore scrive: “Perché i pensatori originali come River Phoenix e Heath Ledger muoiono, ma Keanu Reeves è ancora tra noi?”. E ancora, quando Matthew Perry racconta del momento in cui è venuto a conoscenza della dipartita dell’attore Chris Farley, ripete ancora con ironico sdegno che invece “Keanu Reeves cammina ancora tra noi”.

    Dopo le rimostranze dei fan dell’attore di Matrix e Il piccolo Buddha, Perry si è scusato dicendo di non avere nulla contro il collega, di aver scelto un attore a caso e che avrebbe dovuto mettere il suo nome al posto di Reeves. “Ho solo scelto un nome a caso, errore mio. Chiedo scusa. Avrei dovuto usare il mio nome invece. Voglio dire, sottoscrivere a tuo nome implicherebbe un accresciuto senso di disprezzo per se stessi”, prosegue la dichiarazione.

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