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    Maldive, il candidato dell’opposizione Mohamed Solih è il nuovo presidente

    Credit: Getty Images

    Il candidato dei partiti di opposizione ha battuto l'ex presidente Abdulla Yameen dato per favorito alla vigilia delle elezioni

    Di Futura D'Aprile
    Pubblicato il 24 Set. 2018 alle 07:32 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 12:11

    Il candidato dell’opposizione Ibrahim Mohamed Solih è il nuovo presidente delle Maldive dopo aver sorprendentemente superato il suo avversario, Abdulla Yameen, dato per favorito.

    Solih ha ottenuto un vantaggio del 16 per cento. Lo spoglio dei voti è stato lento a causa della bassa velocità di internet, di alcuni problemi che hanno interessato i computer e della mancanza di elenchi completi degli elettori.

    Gli osservatori internazionali temevano che le elezioni sarebbero state truccate per favorire Yameen, che può vantare stretti legami con la Cina, mentre Solih predilige le relazioni con l’India.

    L’ormai ex presidente Yameen è accusato di aver eliminato ogni forma di dissenso contro il suo governo in passato, tanto che la polizia ha fatto irruzione nel quartier generale del partito di Solih alla vigilia del voto.

    La notizia è stata data dal portavoce del nuovo presidente: “Lo consideriamo un gesto intimidatorio alla vigilia delle elezioni”.

    Solih ha detto che la sua vittoria rappresenta “un momento di felicità, un momento di speranza” e ha sollecitato una transizione pacifica del potere.

    Il capo del Partito democratico delle Maldive, rappresentato da Solih, ha affermato che il risultato “riporterà il paese sulla via della democrazia”.

    L’Unione europea e gli Stati Uniti avevano espresso preoccupazione alla vigilia  delle elezioni e avevano minacciato di imporre sanzioni se gli standard democratici del paese non fossero stati rispettati.

    Entrambi erano preoccupati per la crisi politica che attraversa il paese, culminata lo scorso mese di marzo con la proclamazione dello stato di emergenza.

    Secondo Human Rights Watch, il governo delle Maldive usa  decreti e “leggi vaghe per mettere a tacere il dissenso,  intimidire e incarcerare i critici”, alcuni dei quali sono stati aggrediti o addirittura uccisi.

    Anche l’ex presidente, Mohamed Nasheed, destituito con un colpo di stato nel 2012, aveva espresso il proprio timore di brogli nelle elezioni.

    Le Maldive sono formate da 26 atolli corallini e 1.192 isole e il turismo è una parte vitale della sua economia.

    Più di 400mila persone vivono nel paese, ma il suo futuro è in bilico a causa dei cambiamenti climatici.

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