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    Padre violenta e uccide la figlia, la moglie non regge il dolore e muore

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 7 Mar. 2019 alle 21:26 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 19:48

    Anna Zubko aveva perso sua figlia sei mesi fa, quando suo marito l’ha violentata e poi uccisa strangolandola con il suo giocattolo preferito. La donna, caduta in una profonda depressione, non ce l’ha fatta più dal dolore e si è lasciata morire.

    La triste storia viene da una cittadina della Russia, dove quella che sembrava una famiglia normale e tranquilla viveva e che ora è sconvolta dalla tragedia avvenuta. Yaroslav Oleinikov, questo il nome del marito di Anna che è stato accusato di omicidio e che, se dichiarato colpevole, rischia 20 anni di carcere; a seguito dell’autopsia sul corpo della piccola Veronika, inoltre, è risultato che la bambina di sei anni aveva subito degli abusi, molto probabilmente proprio da parte del padre 28enne.

    Se già la tragedia della perdita di sua figlia aveva spezzato il cuore di Anna, dopo il funerale alla ragazza di soli 27 anni è stata tolta la custodia dell’altro suo figlio di 3 anni, Ivan. Il bambino è stato infatti trasferito in un orfanotrofio. Così Anna, dopo aver contratto un’infezione virale, ha deciso di non voler ricevere le cure e si è lasciata morire.

    La donna ha sempre lavorato per cercare di mantenere al meglio la sua famiglia facendo la donna delle pulizie in un supermercato, mentre invece suo marito era disoccupato; quello che voleva era semplicemente una vita normale e una bella famiglia.

    Alcuni membri della comunità hanno detto che “la famiglia ha sempre vissuto una vita isolata da tutti gli altri. La bambina uccisa non ha mai frequentato l’asilo, e riusciva a malapena a parlare”. Qualcuno ha anche aggiunto di non aver mai visto “i genitori ubriacarsi o litigare tra loro. Sembravano essere una famiglia normale come tante”».

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