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    In Cina il più grande lockdown da inizio pandemia: le proteste dei residenti di Shanghai. Centri di quarantena anche per i bambini | VIDEO

    Di Almerico Bartoli
    Pubblicato il 5 Apr. 2022 alle 14:41 Aggiornato il 5 Apr. 2022 alle 23:42

    In Cina il più grande lockdown da inizio pandemia

    Con il recente aumento dei casi Covid in Cina il governo ha deciso di adottare nuovamente il pugno di ferro per fermare le infezioni nel Paese a “contagio zero”. Secondo gli ultimi dati disponibili sono 13.146 i nuovi casi registrati nella giornata di ieri legati a un sottotipo della variante Omicron, di cui il 70% si troverebbero nell’area della megalopoli di Shanghai, dove le autorità hanno imposto un nuovo lockdown per i suoi 25 milioni di abitanti. I residenti tuttavia sembrano non aver accolto favorevolmente la decisione e hanno iniziato a girare in rete diversi filmati, al momento non verificabili, delle proteste dei cittadini chiusi all’interno dei palazzi.

    Anche i bambini cinesi sono stati colpiti della nuova ondata di contagi. In un video pubblicato ieri su Weibo e diventato virale in Cina, prima di essere cancellato dal noto social network cinese, si vede un centro di quarantena per bambini e neonati a Shanghai, dove secondo Reuters sono stati collocati quasi 200 bambini risultati positivi dopo essere stati separati dai loro genitori.

    Il Centro clinico per la salute pubblica di Shanghai ha negato che si trattasse di un centro per la quarantena sostenendo che le immagini sono state riprese all’interno di un ospedale pediatrico durante un trasferimento dovuto al numero crescente di pazienti pediatrici con il Covid.

    Tuttavia, secondo il Centro di controllo e prevenzione delle malattie della Cina, le persone contagiate devono essere separate dai non infetti, come ha sottolineato ieri in conferenza stampa Wu Qianyu, ispettore della Commissione sanitaria municipale di Shanghai. I bambini contagiati di età inferiore a sette anni i cui genitori non hanno contratto la malattia riceveranno le cure presso il Centro clinico di salute pubblica di Shanghai lontano dai genitori, ha aggiunto Wu. Per quelli di età superiore ai 7 anni invece, sono previsti dei centri di quarantena equipaggiati con dei team pediatrici, ha detto, spiegando che qualora anche i genitori risultassero positivi, potranno riunirsi ai loro figli. In un altro video pubblicato sui social, si vede un bambino indossare una tuta di protezione da adulti mentre viene trasportato su un’ambulanza dagli operatori sanitari.

    I dati registrati ieri in Cina rappresentano il più alto numero di contagi dalla prima ondata del 2020 nel Paese, quando il virus si diffuse a Wuhan.

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