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    Caos Libia: perché Haftar avanza contro Tripoli e cosa aspettarsi

    Credit: Mahmud TURKIA / AFP
    Di Futura D'Aprile
    Pubblicato il 4 Apr. 2019 alle 12:25 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 08:55

    Un nuovo capitolo dello scontro Cirenaica-Tripolitania si è aperto in Libia con l’arrivo del mese di aprile. A dare il via all’ennesimo confronto fra le forze che controllano le due parti della Libia è stato il maresciallo Haftar.

    L’uomo forte della Cirenaica, a capo del Libyan National Army, controlla la zona orientale della Libia e ha lanciato un’operazione contro Tripoli dopo aver conquistato anche il sud del paese. Il maresciallo è riuscito a mettere le mani anche sulla città di Sabha e sul maggior giacimento petrolifero del paese, Sharara.

    La Tripolitania, nel ovest della Libia, è invece controllata dal premier al Serraj, il cui governo è l’unico riconosciuto dalla Comunità internazionale ma che continua ad avere difficoltà nell’affermare il suo potere sul paese.

    Gli scontri a Tripoli – Il 2 aprile il portavoce dell’Esercito nazionale libico Ahmad Mismari ha annunciato che Haftar era pronto a lanciare nuove operazioni per “liberare Tripoli dal terrorismo”.

    Il giorno dopo, 3 aprile, violenti scontri si sono registrati tra i militari di Haftar e le milizie di Zintan e Misurata fedeli al premier al Serraj e in poco tempo l’Esercito nazionale libico ha preso il controllo di Gharian, località a circa 100 chilometri da Tripoli.

    Rispondendo alle dichiarazioni rilasciate da Mismara, il ministro dell’Interno del governo di Tripoli, Bishaga, ha rivolto un appello alla popolazione: “Assicuro al nostro popolo libico che le forze del ministero degli Interni sono pronte e pienamente capaci di affrontare qualsiasi tentativo di minare la sicurezza della capitale o mettere in pericolo la sicurezza dei civili”.

    La conferenza nazionale – La nuova escalation di violenza in Libia è scoppiata a 10 giorni dall’avvio della tanto attesa Conferenza nazionale, prevista dal 14 al 16 aprile nella città di Ghadames.

    Il summit dovrebbe riunire intorno allo stesso tavolo i rappresentati delle diverse forze politiche che controllano zone diverse della Libia per concordare una Road Map per il futuro politico del paese africano.

    L’annuncio era stato dato dal rappresentante dell’Onu per la Libia, Ghassan Salamé, a fine marzo in una conferenza stampa a Tripoli. Di elezioni si era parlato anche in occasione della Conferenza di Palermo tenutasi a novembre in Italia, ma il summit tra gli attori libici era stato rimandato più volte.

    Scenari futuri – La decisione di Haftar di attaccare Tripoli secondo alcuni è un estremo tentativo di far cadere il governo di al Serraj, imponendo con la forza il proprio potere anche nell’ovest della Libia.

    Come detto, il maresciallo controlla già la Cirenaica, nell’est del paese, il sud e una parte del Fezzan.

    Secondo altri invece Haftar non ha intenzione di occupare Tripoli né di spodestare il premier, ma vuole semplicemente lanciare un messaggio agli attori libici e internazionali in vista della Conferenza nazionale.

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