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    Lettera alle ragazze che vogliono unirsi all’Isis

    Un'attivista musulmana ha scritto una lettera alle ragazze che pensano di lasciare il loro Paese per unirsi all'Isis

    Di TPI
    Pubblicato il 26 Feb. 2015 alle 15:47 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 00:37

    Sara Khan è un’attivista per i diritti umani musulmana e direttrice di Inspire, un’organizzazione con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza dei diritti umani e delle tutele offerte alle donne musulmane.

    Sara ha scritto una lettera alle ragazze che pensano di lasciare i loro Paesi per unirsi all’Isis, dopo che tre adolescenti sono partite da Londra per raggiungere gli estremisti.

    L’attivista esorta le giovani ragazze musulmane a ignorare la propaganda diffusa dall’Isis e dei suoi sostenitori, che raggiungono le donne attraverso forum online e social media. Finora si ritiene che almeno 60 donne abbiano lasciato il Regno Unito per unirsi Isis, molte delle quali adolescenti.

    La vita delle donne sotto l’Isis

    La lettera è stata pubblicata sul sito di InspireNella lettera, Khan spiega alle ragazze che l’Islam non prevede in realtà un obbligo religioso di fare hijra, cioé di emigrare per fare la guerra.

    Khan racconta i secoli in cui cristiani e musulmani convivevano pacificamente, periodi che sono in netto contrasto con la persecuzione che l’Isis ha inflitto alle minoranze religiose che vivono in zone che si trovano sotto il suo auto-dichiarato califfato.

    L’Isis, spiegato senza giri di parole

    Ecco un estratto della lettera:

    Cara sorella,

    non mi conosci, ma come te sono inglese e musulmana. Alcuni dei tuoi amici potrebbero essere partiti per unirsi all’Isis e anche tu forse stai valutando di farlo.

    I social media sono pieni di racconti su come la vita sia meravigliosa con l’Isis; sul fatto che sarai promessa in sposa a un marito e avrai la possibilità di adempiere al tuo obbligo religioso di fare “hijra”.

    Potresti avere perfino letto storie di donne che raccontano di aver ricevuto un alloggio gratis, assistenza e la vicinanza di donne di tutto il mondo, e che l’Isis offre sicurezza.

    Scrivo questa lettera solo per dirti che ti hanno mentito nel più crudele dei modi. Solo perché chi ti mente veste abiti religiosi, usa un linguaggio religioso, e pretende di parlare in nome di Dio, ciò non cambia il semplice fatto che ti menta attraverso una clamorosa manipolazione degli insegnamenti della nostra fede.

    Ti stanno mentendo prima di tutto sul tuo dovere religioso come musulmana, ma anche sulla realtà della vita sotto Isis. E il pensiero che tu distrugga la tua vita per un sacco di bugie è ciò che mi spinge a scrivere questa lettera. Perché meriti di conoscere la verità e di vivere una vita piena e felice.

    Non c’è alcun obbligo religioso per fare hijra o giurare fedeltà a questo leader auto-dichiarato, che sostiene di essere il califfo. Per secoli i musulmani hanno vissuto in terre che non erano sotto il dominio musulmano.

    Anche durante la vita del Profeta, egli non chiese a quei primi musulmani che inizialmente avevano fatto “hijra” in Abissinia di fare hijra a Medina, quando Medina era governata dal Profeta.

    L’Isis ritiene che le ragazze dovrebbero essere date in moglie a partire dall’età di 9 anni e che le donne dovrebbero restare “nascoste e velate dalla società” — ma questo è in netto contrasto con la storia islamica. L’Islam ha prodotto alcune delle donne più belle, che erano tutt’altro che nascoste lontano dalla società.

    L’Isis afferma di sostenere la liberazione delle donne, ma non lasciarti ingannare — questa non è una liberazione. Si tratta di sottomissione e abuso dell’indipendenza e autorevolezza delle donne, che Dio ha conferito loro per servire l’umanità.

    La libertà è un nucleo essenziale dell’Islam; l’Isis sembra sempre e solo negarlo. Il rispetto della vita è un insegnamento sacrosanto del Corano, ma l’Isis sembra solo sminuirlo esso.

    La pace è ciò che il Corano chiede ancora e ancora; tuttavia l’Isis cerca sempre e solo guerra, e spargimento di sangue.

    Cara sorella, non distruggere la tua vita e quella della tua famiglia prendendo per buona una bugia. Troverai molte altre tue sorelle musulmane che hanno rifiutato la chiamata dell’Isis poiché hanno riconosciuto l’ideologia velenosa che porta avanti.

    Tua sorella nell’Islam,

    Sara.

    L’intera lettera è stata pubblicata qui.

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
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