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    Hong Kong, i manifestanti vincono: “La legge sull’estradizione è morta”

    Credit: The Yomiuri Shimbun/ Afp
    Di Laura Melissari
    Pubblicato il 9 Lug. 2019 alle 11:24 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 21:43

    Legge estradizione Hong Kong morta | “La legge sull’estradizione è morta”. Sono le parole con cui la governatrice di Hong Kong, Carrie Lam, annuncia che il contestatissimo progetto di legge non avrà alcun seguito. Nelle settimane scorse migliaia e migliaia di persone erano scese in piazza per protestare contro la legge.

    “Ci sono dubbi persistenti sulla sincerità del governo o delle inquietudini sul fatto che il governo possa rilanciare il processo della legge davanti al Consiglio legislativo. Allora io voglio ripetere che non c’è alcun progetto in questo senso. Il progetto di legge è morto”, ha detto la governatrice.

    Legge estradizione Hong Kong cosa prevedeva | La proposta di legge prevedeva l’estradizione forzata dei sospetti criminali verso la Cina continentale dove verrebbero svolti i processi.

    I manifestanti non sono ancora soddisfatti della vittoria ottenuta, e hanno detto di voler continuare le proteste di piazza, per chiedere riforme democratiche più ampie.

    La governatrice ha detto che l’iter della proposta di legge è stata un “fallimento totale”, e ha annunciato di voler incontrare gli oppositori.

    “Ci sono dei problemi fondamentali, profondi nella società, dobbiamo identificarli e trovare delle soluzioni per andare avanti”, ha detto Lam.

    I manifestanti protestano contro l’interferenza della Cina nella vita dei cittadini di Hong Kong e la violazione dello statuto speciale concesso all’ex colonia 22 anni fa che prende il nome di “One country, two systems”.

    Hong Kong è parte della Cina, ma può contare su un sistema differente rispetto alle altre città sotto il controllo di Pechino.

    Le proteste erano iniziate il 9 giugno 2019 e sono state le più imponenti che si siano mai tenute a Hong Kong dal 1997

    Momento di massima tensione si è raggiunto il 12 giugno, giorno in cui era attesa la discussione della legge sull’estradizione: alcuni dei manifestanti sono riusciti a entrare nella sede del parlamento, mentre la polizia in tenuta antisommossa ha usato gas lacrimogeni e fumogeni.

    Cosa è successo Hong Kong e perché i cittadini protestano
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