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    La Turchia sta costruendo un muro al confine con l’Iran per fermare i migranti afghani

    Un gruppo di migranti afghani e iraniani si riposa dopo aver superato il confine tra Turchia e Iran nei pressi del distretto di Tatvan, in Turchia orientale. Credit: EPA/SEDAT SUNA
    Di Giulio Alibrandi
    Pubblicato il 17 Ago. 2021 alle 17:11

    La Turchia sta costruendo un muro al confine con l’Iran per fermare i migranti afghani

    La Turchia sta costruendo un muro lungo 295 chilometri lungo il confine con l’Iran per fermare i migranti afghani. Secondo le autorità turche il progetto, che prevede 58 torri di avvistamento e 45 torri di comunicazione, sta procedendo speditamente: già sono stati eretti i primi 5 chilometri e sono stati scavati 150 chilometri di fossati, mentre entro la fine dell’anno è previsto il completamento dei lavori sui primi 64 chilometri.

    “Intensifichiamo i nostri lavori e rafforzeremo l’idea che ‘i nostri confini sono invalicabili'”, ha detto il ministro della Difesa Hulusi Akar, che ha visitato i cantieri lungo il confine con l’Iran la scorsa domenica 15 agosto, il giorno in cui i talebani hanno preso Kabul.

    Akar ha smentito le accuse rilanciate dall’opposizione, che negli scorsi giorni hanno parlato di arrivi in massa di migranti irregolari dall’Afghanistan, da cui provengono centinaia di migliaia di rifugiati già presenti in Turchia.

    La Turchia è il paese che ospita il maggior numero di rifugiati al mondo, in totale 4 milioni. Di questi, la maggior parte sono siriani, stimati in circa 3,6 milioni, mentre gli afghani costituiscono la seconda popolazione di rifugiati nel paese.

    Dopo l’avanzata dei talebani degli ultimi mesi, culminata negli scorsi giorni con la conquista di Kabul, la nuova ondata migratoria dall’Afghanistan attraverso l’Iran ha innescato forte opposizione in parte della società turche, alimentando il dibattito sull’efficacia dei controlli lungo le frontiere.

    Per il governo, il muro in costruzione lungo il confine è una garanzia di “protezione e sicurezza”, come dichiarato domenica dal presidente Recep Tayyip Erdogan, che ha puntato il dito contro le “menzogne” dell’opposizione sui migranti irregolari. “Stiamo attraversando un periodo molto diverso, da un lato, inondazioni improvvise e, dall’altro, incendi nelle foreste. Mentre accade tutto questo, stiamo affrontando difficoltà a causa di dicerie”, ha detto durante un incontro con i soldati di frontiera.

    Il muro, composto da moduli altri tre metri e spessi 2,8 metri, si estenderà dal distretto di Caldiran della provincia di Van, al distretto di Dogubayazit nella provincia di Agri e al distretto di Yuksekova in quella di Hakkari, lungo il confine comune tra Turchia e Iran.

    Nel 2016 la Turchia ha siglato uno storico accordo con l’Unione Europea che ha stabilito il ritorno nel paese di tutti i migranti irregolari che si stavano dirigendo in Europa, in cambio di fondi per 6 miliardi di euro, terminati di sborsare lo scorso dicembre.

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