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    La rock band siriana che ha attraversato i Balcani a piedi

    Arrivati a bordo di un gommone in Grecia, i componenti del gruppo musicale dei Khebez Dawle sono giunti fino a Berlino trasformando il viaggio in una tournée

    Di Luca Muzi
    Pubblicato il 13 Ott. 2015 alle 18:06 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 18:28

    Ad agosto i Khebez Dawle avevano appena rilasciato il loro ultimo album quando hanno deciso di partire per una tournée piuttosto insolita e pericolosa. Dopo aver dovuto abbandonare la Siria a causa della guerra civile iniziata nel 2011, sono arrivati a Berlino come rifugiati percorrendo illegalmente la via dei Balcani.

    “Se fosse stato per noi saremmo arrivati normalmente, ma il passaporto siriano non vale nulla e nessun Paese è disposto a darti un permesso d’ingresso” ha raccontato il cantante Anas Maghrebi al sito Mashable. Il loro batterista era stato ucciso in Siria e per loro non era più possibile restare. Con la loro musica avevano criticato il governo di Bashar al-Assad e molte delle loro canzoni si opponevano alla violenza del conflitto siriano.

    Sono arrivati dalla Turchia all’isola di Lesbo ai primi di settembre su un gommone. Sulla spiaggia c’erano alcuni turisti ospiti di un albergo. “La situazione era surreale”, spiega Maghrebi, “e per renderla ancora più surreale abbiamo deciso di iniziare a distribuire i nostri album alle persone in spiaggia”.

    Per pagarsi il viaggio i Khebez Dawle avevano venduto tutti i loro strumenti, ma quando sono arrivati ad Atene hanno comprato una chitarra “non possiamo stare per più di tre giorni senza suonare” ha detto Anas Maghrebi ad Al Jazeera.

    Dopo aver attraversato la Macedonia e la Serbia i Khebez Dawle sono stati fermati dalla polizia Croata per essere entrati illegalmente nel paese. Il 19 settembre su Facebook l’annuncio: “Siamo felici di annunciare che la nostra prima data in Europa sarà nel centro per rifugiati di Kutina”.

    Da allora i Khebez Dawle hanno suonato in altre città europee come Zagabria e Vienna prima di arrivare a Berlino una settimana fa. “La mia fiducia negli esseri umani è stata rafforzata da questo viaggio”, ha raccontato Maghrebi. “Stavo perdendo la fiducia a causa dei passaporti e di tutte queste cose stupide”, ha aggiunto, “ma adesso so che le persone sono persone, non ci sono nazionalità”.

    I Khebez Dawle vogliono fare richiesta di asilo in Germania e stanno cercando un modo per far arrivare legalmente il loro chitarrista attualmente rifugiato a Beirut. ”Ci manca una persona chiave del nostro gruppo, è uno dei fondatori della band e vogliamo registrare un nuovo album” spiega Maghreb.

    Secondo l’Alto commissariato per i rifugiati delle Nazioni Unite circa 600mila persone hanno attraversato il Mediterraneo nel 2015. Tra queste 450 mila sono arrivate in Europa percorrendo la rotta balcanica. Tremila migranti sono morti nel tentativo di arrivare in Europa. Molti di loro scappano da guerre e dittature.

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