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    Usa, è iniziata l’indagine dell’Fbi sul giudice Kavanaugh

    Credit: Afp

    Trump ha deciso di posticipare di una settimana il verdetto dell'aula del Senato sulla nomina di Kavanaugh, accusato di molestie sessuali, a giudice della Corte Suprema. L'indagine, proposta dal senatore repubblicano Flake e accolta dal presidente, durerà una settimana

    Di Marta Facchini
    Pubblicato il 30 Set. 2018 alle 19:34 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 02:52

    Dopo il via libera della Commissione Giustizia del Senato, arrivato venerdì 28 settembre, si blocca il voto sulla conferma alla Corte Suprema del giudice Brett Kavanaugh.

    Il presidente Donald Trump ha deciso di posticipare di una settimana il verdetto dell’aula del Senato, dopo avere accolto la proposta di un rinvio avanzata dal senatore del Grand Old Party (Gop) Jeff Flake per consentire un’indagine dell’Fbi.

    “Ho ordinato all’Fbi di condurre un’indagine supplementare per aggiornare i file del giudice Kavanaugh. Come richiesto dal Senato, l’aggiornamento deve essere limitato nel raggio e completato in meno di una settimana”, ha annunciato Trump in una nota ufficiale della Casa Bianca.

    Nonostante l’autorizzazione a portare avanti l’indagine, il Tycoon continua a difendere Kavanaugh e a garantirgli il suo sostegno. “Un giorno verrà riconosciuto come un giudice davvero grande della Corte Suprema degli Stati Uniti”, ha scritto su Twitter. E in precedenza il presidente aveva affermato di aver trovato la testimonianza in aula di Ford credibile e “molto convincente”.

    Il sì alla nomina della Commissione aveva visto il fronte repubblicano compatto: la mozione era passata con 11 voti a favore e 10 contrari.

    Il colpo di scena è arrivato quando Flake, che si trovava nell’ascensore dell’edificio, è stato fermato da una donna vittima di abusi sessuali che lo ha attaccato per la sua decisione di appoggiare Kavanaugh. “Non abbassi lo sguardo. Mi guardi e mi dica che ciò che mi è successo non importa, e che lascerà che altri uomini potenti facciano quello che è stato fatto a me. Questo significa il suo voto”, ha urlato la donna a Flake, rimasto visibilmente scosso.

    Flake, conservatore ma critico della politica del presidente, ha proposto di far slittare il voto per consentire al Bureau di indagare. La richiesta ha determinato un inaspettato cambiamento di direzione non solo perchè, fino a poche ore prima, la linea sembrava essere quella di un appoggio al giudice ma in quanto la sua posizione è determinante al Senato, dove i Repubblicani temono di non avere il voto necessario per confermare Kavanaugh.

    Secondo il New York Times, l’episodio dell’ascensore è stato fondamentale per fare cambiare idea a Flake che, nonostante le pressione dei colleghi del partito, ha voluto contattare il dipartimento di Giustizia per capire cosa avrebbe potuto risolvere un’indagine dell’Fbi. E Rod J. Rosenstein, il viceprocuratore generale, ha risposto che un’indagine di una settimana sarebbe stata possibile ma che difficilmente avrebbe scoperto novità sostanziali.

    È stato nel pomeriggio che, dopo una discussione con i Repubblicani, Flake ha annunciato alla commissione di avere cambiato idea e di ritenere necessaaria l’indagine dell’Fbi, che era stata richiesta anche dai Democratici.

    Dopo una lunga discussione con i suoi colleghi Repubblicani, Flake ha annunciato in commissione di aver cambiato idea e di ritenere necessaria l’indagine dell’FBI, che era stata richiesta dai Democratici in commissione. “Dobbiamo fare tutto il possibile per essere sicuri di compiere il nostro dovere con una nomina così importante. Il paese si sta dividendo”, aveva dichiarato il senatore.

    Christine Blasey Ford, la donna che ha accusato il giudice di aver tentato di violentarla quando erano al liceo, ha accolto con favore la decisione dell’avvio dell’indagine dell’Fbi. Ford era intervenuta davanti alla commissione del Senato in una drammatica audizione.

    Deborah Ramirez, la seconda donna ad avere accusato Kavanaugh di molestie sessuali, ha iniziato a collaborare. Il legale della donna, John Clune, n comunicato ha precisato che “per rispetto dell’integrità del procedimento” non verranno resi noti altri dettagli. Ramirez ha accusato Kavanaugh di averle mostrato i genitali durante una festa all’università di Yale.

    Secondo la Nbc, l’Fbi non ha avuto invece il permesso di verificare le dichiarazioni di una terza accusatrice di Kavanaugh, Julie Swetnick. In una dichiarazione giurata al suo legale, Michael Avenatti, Swetnick sostiene di essere stata ripetutamente molestata da Kavanugh, ubriaco, a varie feste universitarie tra il 1981 e il 1983. L’Fbi non ha confermato la notizia della Nbc e un portavoce della Casa Bianca, Raj Shah, interpellato in merito ha detto che “la Casa Bianca sta lasciando che gli agenti dell’Fbi facciano quello che sono addestrati a fare”.

    Il New York Times scrive che l’Fbi interrogherà quattro testimoni, tutti suoi compagni di studi all’università.

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