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    Amianto nel talco causava il cancro, Johnson & Johnson condannata a 4,7 miliardi di risarcimenti

    Alcuni prodotti di Johnson & Johnson

    22 donne avevano fatto causa alla società farmaceutica, accusata di non aver informato correttamente i consumatori sulla presenza di amianto nel talco

    Di Luca Serafini
    Pubblicato il 13 Lug. 2018 alle 08:39 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 23:48

    La Johnson & Johnson, multinazionale americana celebre in particolare per i suoi shampoo e le sue creme per bambini, è stata condannata a pagare un maxi risarcimento da 4,7 miliardi di risarcimento a donne che hanno attribuito il loro cancro alle ovaie all’amianto presente nel talco venduto dall’azienda.

    A deciderlo è stata una corte di St. Louis, negli Stati Uniti, dopo un processo durato cinque settimane. La Johnson & Johnson ha già annunciato che farà appello contro quella che ritiene “una sentenza ingiusta”.

    La portavoce Carol Goodrich ha affermato che i prodotti della società non causano il cancro, e che la Johnson & Johnson è convinta di poterlo dimostrare in appello.

    Tuttavia, questo è solo l’ennesimo caso in cui la multinazionale americana viene condannata a pagare risarcimenti salatissimi a persone che hanno contratto malattie, attribuendole sempre all’amianto contenuto nel talco.

    Stavolta nei 4,7 sono computati sia danni compensativi che punitivi. Nel processo sono stati sentiti molti esperti, che nella sostanza hanno confermato le tesi accusatorie.

    L’avvocato delle 22 donne che avevano intentato causa contro Johnson & Johnson ha detto che la multinazionale “sapeva che il talco conteneva amianto, ma l’ha deliberatamente nascosto ai consumatori, truccando i test e difendendo l’immagine del borotalco per bambini come la sua mucca sacra”.

    Ognuna delle 22 donne colpite da cancro alle ovaie riceverà 25 milioni di dollari di risarcimento.

    Come detto, non è il primo caso in cui la società incorre in condanne e risarcimenti. Lo scorso maggio, Johnson & Johnson ha dovuto pagare 25 milioni di dollari a una donna di 66 anni, Joanne Anderson, che sosteneva di essersi ammalata di cancro dopo aver usato il talco della società farmaceutica.

    In quel caso alla donna era stato diagnosticato un mesotelioma pleurico, un tumore che colpisce il tessuto che riveste gli organi interni.

    La prima sentenza di condanna per la Johnson & Johnson era arrivata nel 2016, quando la società dovette pagare 72 milioni di dollari alla famiglia di una donna morta di cancro ovarico.

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