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    Caso Jan Kuciak: quattro persone arrestate per l’omicidio del giornalista slovacco

    Ján Kuciak e Martina Kusnirova

    Non è ancora chiaro quale sia il movente dietro l'omicidio del giornalista, ma la tesi più accreditata è che sia stato ucciso per le indagini che stava conducendo su casi di corruzione e frodi fiscali legate ad imprenditori ed esponenti del partito di maggioranza

    Di Futura D'Aprile
    Pubblicato il 2 Ott. 2018 alle 12:52 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 17:01

    La polizia slovacca ha arrestato quattro persone per l’omicidio del giornalista investigativo Jan Kuciak e della sua fidanzata: i fermati sono un ex poliziotto e un ex militare, un imprenditore e una interprete di italiano.

    Kuciak e Martina Kusnirova sono stati uccisi a febbraio: si è trattato del primo omicidio volutamente diretto contro un giornalista nella storia del paese.

    Il ragazzo, di 27 anni, stava indagando su un caso di corruzione politica che vedeva coinvolta anche la criminalità organizzata italiana.

    La notizia dell’arresto è stata data dall’ufficio del pubblico ministero, che ha anche chiesto al giudice di mantenere i quattro, accusati di “omicidio premeditato e altri crimini”, in custodia in attesa del processo.

    L’ex poliziotto, Tomas Szabo, e l’ex militare, Miroslav Marcek, sono accusati di essere killer su commissione e di aver preso 70 mila euro per l’omicidio di Jan e Martina.

    Alena Zsuzsova, interprete di italiano che lavorava per l’imprenditore slovacco Marian Kocner, più volte al centro delle inchieste di Kuciak, sarebbe stata la mandante dell’omicidio, mentre l’imprenditore Zoltan Andrusk è accusato di aver svolto il ruolo di “intermediario”.

    Non è ancora chiaro quale sia il movente dietro l’omicidio, né chi sia il vero mandante.

    In precedenza, i pubblici ministeri avevano affermato di sospettare che il giornalista Kuciak fosse stato ucciso per fermare le sue indagini.

    Nell’ultimo articolo che il giornalista stava scrivendo prima di morire e pubblicato incompleto dopo il suo omicidio, Kuciak sosteneva che gli uomini d’affari nella Slovacchia orientale avessero legami con la ‘ndrangheta e che stessero utilizzando indebitamente i fondi dell’Ue.

    Le indagini del giornalista non erano gradite a Kocner, l’imprenditore per cui l’interprete Alena Zsuzsova lavorava, che in passato era stato indagato e poi assolto per evasione fiscale a causa del suo coinvolgimento in una speculazione immobiliare di cui lo stesso Jan Kuciak aveva parlato nei suoi articoli.

    Le inchieste del giornalista si erano concentrate anche sui legami tra la ‘ndrangheta e l’ex primo ministro Robert Fico, che è stato costretto a rassegnare le dimissioni proprio a causa dello scandalo provocato nel paese dall’assassinio di Kuciak.

    All’inchiesta sull’omicidio del giornalista ha collaborato anche la Direzione distrettuale antimafia di Venezia, che ha arrestato il calabrese Antonino Vadalà, sospettato di avere dei contatti con l’entourage dell’ex premier e di gestire un traffico internazionale di sostanze stupefacenti.

    L’uomo, secondo i magistrati, sarebbe anche coinvolto in un giro di truffe ai danni dell’Unione europea insieme ad altri uomini d’affari italiani attivi in Slovacchia.

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