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    Israele, attacco missilistico di Hezbollah contro un veicolo militare lungo confine con Libano

    Missili anticarro sono stati lanciati dal Libano contro un veicolo militare israeliano. L'esercito: "Non ci sono vittime tra i nostri soldati"

    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 1 Set. 2019 alle 15:42 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 21:05

    Israele, attacco Hezbollah contro un veicolo militare lungo confine con Libano

    Un attacco missilistico è stato condotto da Hezbollah contro obiettivi militari di Israele nei pressi del confine con il Libano. A renderlo noto è stato l’esercito israeliano, che ha fatto sapere che alcuni obiettivi sono stati colpiti, ma non ci sono vittime tra i soldati.

    Inizialmente si era diffusa la notizia di un solo missile anticarro lanciato dal Libano sud verso Avivim, una fattoria israeliana a meno di un chilometro dalla linea blu di confine con il Libano stesso.

    In seguito l’esercito ha precisato che sono stati lanciati tra due e tre missili e che uno di questi ha colpito una jeep e un altro una postazione militare vicino alla frontiera, ma senza causare vittime.

    Israele ha risposto “con oltre 100 colpi di mortaio, anche sulla cellula che ha sparato contro Israele”.

    L’esercito libanese ha affermato in un comunicato che “una quarantina di bombe a grappolo e bombe al fosforo sono state lanciate da Israele nel sud del Libano”, nei pressi delle cittadine di Aytarun e Marun ar Ras, nel settore centrale della Linea Blu di demarcazione tra i due Paesi.

    L’attacco di Hezbollah è stato lanciato in risposta al raid israeliano su Beirut del 24 agosto, secondo quanto ha affermato la tv panaraba al Mayadin, vicina all’Iran e agli stessi Hezbollah, citando fonti militari del partito coinvolte nell’attacco.

    Il movimento libanese filo-iraniano Hezbollah, noto in Libano come “resistenza islamica” ha espresso comunque la volontà di non compiere altri attacchi dopo quello effettuato oggi pomeriggio contro un veicolo militare israeliano nei pressi di Avivim, nel nord di Israele.

    “La resistenza è in uno stato di calma ed è pronta a ogni risposta del nemico israeliano”, si legge infatti in un comunicato diffuso dalla tv al Manar e dagli altri media libanesi.

    Netanyahu: “Siamo stati attaccati, abbiamo reagito”

    “Siamo stati attaccati con alcuni razzi anticarro, abbiamo reagito sparando 100 proiettili di artiglieria, con attacchi aerei e con altri mezzi”, ha detto il premier Benyamin Netanyahu commentando quanto accaduto. “Sulla base degli sviluppi decideremo il da farsi”. Il primo ministro ha confermato che Israele “non ha avuto alcuna vittima. Nessuno è stato colpito, nemmeno graffiato”.

    Intanto, il premier libanese Saad Hariri ha telefonato al presidente francese Emmanuel Macron e al segretario di Stato americano Mike Pompeo chiedendo l’intervento di Parigi e di Washington per “calmare la situazione” tra Libano e Israele.

    Il contingente dell’Onu nel sud del Libano (Unifil) “segue lo scambio di fuoco sulla Linea Blu” che divide Israele dal Libano. E il comandante in capo della missione di caschi blu, il generale italiano Stefano Del Col è “in contatto con le parti invitandole a mantenere il controllo”.

    Lo ha riferito all’Ansa il portavoce di Unifil, Andrea Tenenti, secondo il quale il generale Del Col ha chiesto alle parti di “cessare tutte le attività che possono mettere a rischio la cessazione delle ostilità”.

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