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    Israele, la denuncia della ong: “L’esercito ha deliberatamente colpito le case della Striscia di Gaza”

    Credit: MAHMUD HAMS / AFP
    Di Marta Facchini
    Pubblicato il 12 Giu. 2019 alle 16:42 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 21:05

    Denuncia ong attacco civili Gaza – Le forze armate israeliane hanno “deliberatamente” preso di mira alcuni edifici residenziali nella striscia di Gaza. E hanno provocato, da inizio maggio, la morte di tredici persone non coinvolte negli scontri con i gruppi armati palestinesi. A rivelarlo è l’ong siriana B’Tselem – Israeli Information Center for Human Rights in the Occupied Territories con un rapporto pubblicato oggi, mercoledì 12 giugno.

    “Dal 3 al 6 maggio 2019, sono avvenuti nuovi scontri tra Israele e le organizzazioni armate nella striscia di Gaza. Durante questo periodo, i rami militari di Hamas e della Jihad islamica hanno sparato circa 700 missili contro Israele, uccidendo tre israeliani e ferendone 123. Un altro civile israeliano è stato ucciso da un missile anticarro lanciato da questi gruppi”, si legge nel rapporto.

    Israele, secondo quanto denunciato dalla ong, ha colpito più di 350 obiettivi a Gaza, lanciando attacchi aerei e proiettili di artiglieria, ferendo 153 persone e uccidendone 25, tra cui 13 non coinvolte nelle ostilità e non affiliate ai gruppi armati. “Tra questi ultimi c’erano due minori, una bambina di tre mesi e un bambino di 11 anni, e tre donne, una delle quali incinta”, si legge nel rapporto. “Una donna incinta e sua nipote di un anno sono state uccise da un razzo sparato da miliziani della Jihad islamica in risposta al fuoco israeliane a Gaza”.

    Denuncia ong attacco civili Gaza – Secondo le Nazioni Unite, durante questi scontri, 33 abitazioni residenziali sono andate distrutte, mentre altre 19 sono state gravemente danneggiate. In totale, 52 unità residenziali hanno subito gravi danni, lasciando 52 famiglie senzatetto: 327 persone, di cui 65 di età inferiore ai 5 anni.

    “Sparare missili e bombe in edifici residenziali in aree densamente popolate come la Striscia di Gaza comporta inevitabilmente un grave rischio di danni per i civili. Il pericolo non è ipotetico: negli ultimi anni Israele ha già ucciso migliaia di civili, tra cui centinaia di bambini, in attacchi aerei condotti contro le loro case”, si legge nel rapporto.

    “Solo nell’operazione Scudo Protettivo, condotta nell’estate del 2014, almeno 1.055 palestinesi che non partecipavano alle ostilità, quasi la metà delle vittime palestinesi di quella campagna, tra cui 405 bambini e 229 donne, sono stati uccisi in questo modo. Israele ha mantenuto questa politica per diverse settimane, colpendo casa dopo casa, famiglia dopo famiglia, nonostante le prevedibili e terrificanti conseguenze”.

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