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    Israele bombarda prima l’ospedale Nasser e poi i soccorsi: 19 morti, tra cui 4 giornalisti. Il secondo attacco ripreso in diretta tv | VIDEO

    Tra le vittime del raid un fotografo della Reuters e un reporter della Nbc

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 25 Ago. 2025 alle 12:39 Aggiornato il 25 Ago. 2025 alle 13:10

    Almeno 19 morti tra cui quattro giornalisti: è il drammatico bilancio del raid dell’esercito israeliano sull’ospedale Nasser di Khan Yunis. L’attacco si è diviso in due fasi: il primo raid ha colpito il nosocomio mentre un secondo missile, ripreso in diretta da Al-Ghad TV, ha colpito la struttura quando i soccorsi erano già arrivati sul posto per prestare aiuto ai feriti. Tra i reporter uccisi ci sono un fotografo dell’agenzia di stampa Reuters e un reporter dell’emittente statunitense NBC. Morto anche un corrispondente di Al Jazeera e un giornalista che in passato aveva collaborato con l’Independent Arabic e l’Associated Press. Il fotografo della Reuters è stato ucciso mentre riprendeva l’attacco, così come confermato dall’agenzia di stampa: “Il video in diretta dell’agenzia Reuters dall’ospedale, girato da Masri, si è improvvisamente interrotto nel momento dell’attacco iniziale, come mostrano le immagini della Reuters”.

    “Eravamo come tutti gli altri all’interno dell’ospedale, facevamo semplicemente il nostro lavoro con una grave carenza di attrezzature, strumenti e farmaci. E mentre tutti stavano facendo il proprio lavoro, è arrivato questo massiccio attacco” ha affermato il medico Saber al-Asmar dell’ospedale Nasser di Khan Yunis. “La sala operatoria, soprattutto al mattino, è piena di studenti di medicina, pazienti, medici e infermieri… stavano seguendo le lezioni, mentre i giornalisti si preparavano a riferire su ciò che sta accadendo negli ospedali di Gaza” ha aggiunto.

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