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    Il generale iraniano minaccia Trump: “Se voi comincerete una guerra, noi la termineremo”

    Al centro, il generale Qassam Soleiman

    Nei giorni scorsi il presidente Trump e il suo omologo Rohuani si sono scambiati pesanti minacce attraverso i social, inasprendo i rapporti già tesi tra le due nazioni dopo l'abbandono degli Usa dell'accordo sul nucleare

    Di Futura D'Aprile
    Pubblicato il 27 Lug. 2018 alle 10:31 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 23:46

    Continua lo scontro verbale tra gli Stati Uniti e Iran dopo le ultime dichiarazioni rilasciate dal comandante delle forze speciali Quds delle Guardie rivoluzionarie iraniane.

    Il generale Qassam Soleiman ha risposto su Twitter alle minacce lanciate sempre via social dal presidente degli Usa e dirette contro le élite iraniane e in particolare contro il suo presidente, Rouhani.

    “Siamo più vicino a voi di quanto non possiate immaginare. Siamo pronti. Non dimenticate che siamo le Forze Quds”, ha scritto il generale.

    “Come soldato è mio dovere rispondere. Come osi minacciarci? Se voi comincerete una guerra, noi la termineremo”.

    Nei giorni scorsi, il presidente iraniano aveva avvertito gli Stati Uniti di non continuare con la loro politica ostile contro il suo governo, suggerendo che “la pace con l’Iran è la madre  di tutte le paci, ma la guerra con l’Iran è la madre di tutte le guerre”.

    Rouhani si era rivolto direttamente al presidente statunitense: “Trump, non giocare con la coda del leone o te ne pentirai”.

    Le parole del leader iraniano avevano fatto seguito alle dichiarazioni del segretario di Stato americano, Mike Pompeo, che aveva definito l’élite iraniana una “mafia”, accusandola di aver accumulato una gran quantità di ricchezza condannando il popolo a soffrire.

    Lo scontro verbale in corso da giorni tra Iran e Stati Uniti si è inasprito dopo l’abbandono da parte dell’Amministrazione Trump dell’accordo sul nucleare iraniano a maggio del 2018.

    All’inizio di giugno, il presidente iraniano Rouhani aveva minacciato il blocco delle esportazioni petrolifere della regione se il paese avesse sofferto un calo nella sua crescita economica a causa dell’uscita degli Usa dal patto sul nucleare.

    La minaccia è stata mossa dall’Iran in risposta alle sanzioni che il presidente Trump  ha deciso di imporre nuovamente contro lo stato iraniano e che mirano a intaccare le sue esportazioni di petrolio.

    Intanto, nonostante le minacce e lo scambio di accuse via social, il presidente americano ha dichiarato di essere pronto a “firmare un nuovo patto” con l’Iran.

    L’idea però non è stata accolta positivamente dal governo di Rohuani.

    Il portavoce del ministero degli Esteri infatti ha detto che il suo paese non ha alcuna intenzione di iniziare dei negoziati con i soli Stati Uniti.

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