Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Esteri
  • Home » Esteri

    L’Iran ha annunciato di aver testato un missile balistico

    Il presidente iraniano Hassan Rouhani. Credit: Reuters

    Il missile, esposto durante una parata militare, ha un raggio di 2mila chilometri e potrebbe portare numerose testate secondo quanto riportano i media statali

    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 23 Set. 2017 alle 10:29 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 17:58

    L’Iran ha annunciato di aver testato con successo un nuovo missile balistico con un raggio di 2mila chilometri, esposto durante una parata militare venerdì 22 settembre. Si tratta del missile “Khorramshahr”, che secondo Teheran potrebbe portare numerose testate. Ad annunciare il test sono stati i media statali iraniani sabato 23 settembre.

    La rete televisiva Irib ha trasmesso alcune riprese del missile, senza però specificare il luogo e il momento in cui erano state girate, come riporta l’agenzia Reuters.

    La notizia del test provocherà probabilmente una reazione da Washington, dal momento che il presidente statunitense Donald Trump si è espresso in modo critico nei confronti dell’Iran durante il suo discorso di fronte all’Assemblea generale Onu.

    Durante la parata di venerdì, il presidente iraniano Hassan Rouhani ha detto: “Rafforzeremo le nostre capacità militari, come deterrente. Per difendere la nostra patria non chiediamo permesso a nessuno”.

    Il leader iraniano si riferiva in particolare alle critiche del presidente statunitense Donald Trump, che aveva accusato Teheran di star ampliando le sue risorse missilistiche e di esportare violenza in Yemen, Siria e altri paesi del Medio Oriente. Il presidente statunitense aveva inoltre criticato l’accordo sul nucleare con l’Iran sottoscritto dalle potenze mondiali durante l’amministrazione Obama.

    In passato Trump aveva definito l’accordo, che prevede l’eliminazione delle sanzioni contro Tehran se il governo iraniano interromperà il suo programma nucleare, “il peggiore mai negoziato” da Washington.

    Entro la metà di ottobre Trump dovrà decidere se certificare che Tehran sta mantenendo fede all’accordo. Se non lo farà, nei 60 giorni successivi il Congresso degli Stati Uniti deciderà se reintrodurre le sanzioni cancellate in base al patto.

    Le nazioni europee stanno provando a convincere il presidente a tenere fede all’accordo, mentre Israele spinge per aumentare la pressione sull’Iran.

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version