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    India, i bambini muoiono per lo smog. Un decesso su dieci sotto i cinque anni è per l’inquinamento

    Credit: Ansa photo
    Di Maria Elena Marsico
    Pubblicato il 3 Dic. 2021 alle 11:48

    In India, quasi un decesso su dieci tra i bambini sotto i cinque anni avviene a causa dello smog. A dirlo è Sudarshan Suchi, Ceo di Save the Children India. A Nuova Delhi, infatti, l’inquinamento ha causato circa 54mila decessi tra i più piccoli nel 2020 e nel 2019 1,7 milioni in tutto il Paese. È in corso una vera e propria emergenza sanitaria a causa dello smog che si aggiunge a quella dovuta alla pandemia di Covid – 19.

    L’aria è irrespirabile, tanto da far registrare a Nuova Delhi il novembre più inquinato degli ultimi sette anni, lo dicono i dati dell’India’s Central Pollution Control Board (Cpcb), l’Istituto centrale di controllo dell’inquinamento.
    L’emergenza sanitaria, inoltre, sta portando anche a una crisi dell’istruzione: a metà novembre le scuole di Nuova Delhi hanno chiuso le proprie porte a causa della cattiva qualità dell’aria per aprire soltanto in questi giorni di inizio dicembre, nonostante la città sia ancora vittima di alti livelli di smog. “È spaventoso che l’inquinamento sia così grave da non consentire ai bambini nemmeno di andare a scuola. L’istruzione è un diritto umano fondamentale e ogni bambino merita di poter andare in sicurezza, senza mettere a rischio la propria salute” ha detto il Ceo di Save the Children India.
    L’esposizione a quest’aria scadente, infatti, può portare a un aumento del rischio di danni ai polmoni, ridotta crescita polmonare oltre che a polmoniti, tra le principali cause di morte tra i bambini.

    “Secondo i dati ufficiali, a novembre Nuova Delhi non ha avuto nemmeno un giorno con una “buona” qualità dell’aria. Nessun bambino dovrebbe essere costretto a respirare aria così tossica” ha detto Suchi. Secondo l’Energy Policy Institute dell’Università di Chicago (Epic), l’India settentrionale ha livelli di inquinamento peggiori di quelli riscontrati in qualsiasi altra parte del mondo e la concentrazione delle particelle Pm 2.5 per metro cubo è 34 volte più alta del livello considerato accettabile dall’Oms. Sono proprio loro a essere capaci di entrare nei polmoni e nel flusso sanguigno.
    Nei mesi invernali, poi, si aggiungono le emissioni causate dalla combustione delle stoppie agricole e dai fuochi d’artificio durante il festival di Diwali che peggiorano la situazione. Proprio questo mix tossico, in aggiunta anche al traffico, aveva costretto Nuova Delhi a un parziale lockdown con scuole e uffici chiusi.

    “L’inquinamento atmosferico, che è una conseguenza della dipendenza del mondo dai combustibili fossili, colpisce in modo sproporzionato i più piccoli” ha detto Suchi che aggiunge: “Bisogna eliminare rapidamente la combustione di carbone, petrolio e gas naturale, che sono le principali cause della crisi climatica e dell’inquinamento, e passare il più rapidamente possibile alle energie rinnovabili e verdi per le generazioni attuali e future di bambini” ha detto Suchi.

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