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    “Uno dei peggiori casi da Chernobyl”: è allarme radiazioni dopo l’incidente nucleare in Russia

    Esplosione a Severodvinsk

    L'esplosione è stata avvertita fino in Norvegia. Greenpeace lancia l'allarme radiazioni

    Di Veronica Di Benedetto Montaccini
    Pubblicato il 13 Ago. 2019 alle 11:17 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 19:46

    Russia, allarme radiazioni dopo incidente nucleare: “Nuova Chernobyl”

    “È uno dei peggiori incidenti nucleari avvenuti in Russia da Chernobyl” : così scrive il New York Times sull’esplosione di Severodvinsk in Russia registrata nel corso di un test nucleare su una chiatta ancorata nelle acque davanti al poligono del ministero della difesa russo di Nyonoska nel Mar Bianco quattro giorni fa, giovedì 8 agosto 2019.

    Nonostante l’Istituto per la ricerca nucleare di Mosca abbia sottolineato che i livelli di radioattività siano incomparabili rispetto a quelli provenienti da gravi incidenti con reattori, è allerta sulla situazione delle radiazioni. Greenpeace ha lanciato un allarme per le radiazioni il 9 agosto.

    Si teme che la radioattività sia stata trasportata lontano dal posto dell’esplosione e che sia stata dispersa fino ad alta quota.

    Incidente nucleare Russia, l’esplosione è stata rilevata anche in Norvegia

    L’esplosione in Russia è stata rilevata addirittura dalla stazione infrasound che si trova a Baradfuss (Tromso), in Norvegia, quindi a circa 1.030 chilometri in linea d’aria dal luogo dell’esplosione, quelle sismiche più vicine si rovano a Lahti in Filandia, Krasjok in Norvegia e alle isole Svalbard in Norvegia.

    Dato che ha rilasciato radioattività – a Severodivisnk le stazioni di rilevamento hanno mostrato per alcune decine di minuti valori fino a 20 volte il fondo normale – questa si è presumibilmente dispersa fino ad alta quota, per poi essere stata trasportata anche molto lontano.

    Sapere quali radionuclidi sono stati rilasciati e in quale quantità sarebbe utile per prevenire danni alla salute, ma trattandosi di informazioni top secret perché permetterebbero di capire meglio la tecnologia del missile Burevestnik, è difficilissimo che vengano rese note.

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    I rischi e i trattati di sicurezza

    L’agenzia atomica russa ha ammesso in maniera velata che in seguito a un incidente nucleare cinque scienziati sono morti, ma l’annuncio è arrivato dopo due giorni di smentite e non è stato seguito da nessuna informazione sulle cause e la portata dell’incidente.

    L’esplosione, peraltro, è avvenuta meno di una settimana dopo lo smantellamento di un altro pezzo del sistema di trattati nazionali fra Stati Uniti e Russia per il controllo degli arsenali nucleari.

    Il Trattato Intermediate-Range Nuclear Forces firmato da Ronald Reagan e Mikhail Gorbaciov: era l’unico che vincolava Washington e Mosca a garantire un equilibrio.

    L’ammissione dell’agenzia nucleare russa

    Le vittime sono esperti dell’agenzia nucleare russa Rosatom che in una nota ufficiale ha anche ammesso che l’incidente è avvenuto “durante i lavori d’ingegneria e manutenzione tecnica delle fonti isotopiche nel motore a propellente liquido”.

    Una dichiarazione importante, perché esiste un solo missile con doppio sistema di propulsione propellente liquido/nucleare, il missile da crociera Burevestnik: di fatto la conferma che l’incidente ha riguardato esattamente quel sistema.

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