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    Immigrazione Usa, 2mila bambini sono stati separati dalle famiglie in sei settimane

    I minori sono separati dalle famiglie al confine

    Le leggi sull'immigrazione prevedono l'arresto per chi entra illegalmente negli Usa e la separazione dei minori dalle loro famiglie. L'Onu ha condannato le politiche dell'Amministrazione Trump

    Di Futura D'Aprile
    Pubblicato il 16 Giu. 2018 alle 14:42 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 00:02

    Almeno 2mila bambini immigrati sono stati separati dalla propria famiglia alla frontiera statunitense in sole 6 settimane, secondo quanto riportato da fonti ufficiali.

    In base alla leggi dell’Amministrazione Trump sull’immigrazione illegale proveniente dal Messico, gli adulti sono perseguibili legalmente e arrestati mentre i bambini sono separati dai propri familiari.

    La questione ha scatenato diverse polemiche negli Stati Uniti e ha diviso l’opinione pubblica. Il procuratore generale Jeff Sessions ha citato la Bibbia per difendere l’approccio di Trump basato sulla “tolleranza zero” verso l’immigrazione illegale.

    Le pene per chi entra negli Stati Uniti irregolarmente adesso sono molto più severe: si tratta di un cambiamento importante di una politica che per molto tempo puniva con una pena minore chi attraversava per la prima volta il confine.

    Dato che gli adulti sono incriminati e incarcerati, i bambini che viaggiano con loro vengono separati e registrati come minori non accompagnati.

    I dati dal dipartimento per la Sicurezza nazionale mostrano che 1.995 bambini sono stati separati da 1.940 parenti che sono stati arrestati tra il 19 aprile e il 31 maggio.

    Non sono state rilasciate informazioni sull’età dei bambino coinvolti.

    I minori sono presi in carico dal dipartimento di Sanità degli Stati Uniti e sono trasferiti in strutture governative o presi in affido finché gli ufficiali non risolvono il loro caso.

    Le Nazioni Unite hanno esortato Washington a non separare più i bambini richiedenti asilo e provenienti dall’America centrale dalle proprie famiglie.

    “L’uso della detenzione e della separazione delle famiglie come deterrente è in contrasto con i diritti umani”, ha spiegato la portavoce dell’Ufficio dei diritti umani dell’Onu.

    Non tutti gli esponenti del partito Repubblicano appoggiano le politiche migratorie del presidente Trump.

    I Repubblicani della Camera hanno presentato una bozza di legge sull’immigrazione che metterebbe fine alla separazione di bambini e genitori alla frontiera. Inoltre, nella proposta ci sono delle soluzioni per proteggere gli 1.8 milioni di “Dreamers” presenti nel paese e aggiungere 25 miliardi di dollari per implementare la sicurezza lungo le frontiere.

    Trump ha infatti posto fine al Daca (Deferred Action for Childhood Arrivals program), che consente agli immigrati irregolari, entrati negli Stati Uniti da bambini seguendo i propri genitori, di evitare il rimpatrio e ricevere un permesso di lavoro biennale e rinnovabile.

    Il presidente Trump ha già dichiarato che non firmerà il disegno di legge presentato dai Repubblicani.

    Le politiche messe in campo dall’Amministrazione americana hanno l’obiettivo di contenere i flussi migratori provenienti da paesi poveri dell’America centrale come Guatemala, El Salvador e Honduras. Centinaia di persone infatti fuggono ogni settimana dai loro paesi per attraversare i confini tra Messico e Stati Uniti e si consegnano alle autorità per chiedere asilo.

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