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    Il miracolo di Evo Morales

    Il presidente della Bolivia ha ridotto la povertà del 25%, ma un milione di boliviani vive ancora con meno di 1 euro al giorno

    Di Ludovico Tallarita
    Pubblicato il 15 Ott. 2014 alle 18:32 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 11:02

    Nel periodo in cui è stato al potere Evo Morales, dal 2006 a oggi, la povertà relativa in Bolivia è diminuita del 25 per cento e quella estrema del 43 per cento. Le spese sociali del governo boliviano sono aumentate del 45 per cento e il salario minimo reale è aumentato dell’87 per cento.

    Il presidente della Bolivia è stato rieletto lunedì scorso per la terza volta. L’operato del suo governo negli anni ha dimostrato che il socialismo non è poi così dannoso per l’economia di un Paese, ha scritto il Guardian in un commento.

    Alla luce dei dati positivi che ha fatto registrare l’economia nazionale della Bolivia sotto Morales, la Commissione economica per l’America Latina e i Caraibi ha lodato la Bolivia per “essere uno dei pochi Paesi che ha ridotto la disuguaglianza”. Da questo punto di vista, la rielezione del presidente boliviano si può spiegare semplicemente: la gente vuole avere certezze economiche, quindi vota per chi riduce la povertà.

    Secondo uno studio del Centre for Economic and Policy Research di Washington, “la Bolivia è cresciuta più rapidamente negli ultimi 8 anni che in qualsiasi periodo degli ultimi 35″. Il vasto programma di riforme socioeconomiche messo in atto da Morales ha contribuito a trasformare la Bolivia da un “Paese economicamente senza speranza” a uno che riceve gli elogi provenienti da organizzazioni improbabili come la Banca mondiale e il Fondo monetario internazionale (Fmi), ha scritto il New York Times.

    Sarebbe tuttavia fuorviante dichiarare che Morales è stato un presidente perfetto durante gli ultimi due mandati. La sua scelta di ridurre l’età minima per lavorare a 10 anni è stata fortemente criticata da numerose organizzazioni che promuovo i diritto umani.

    Quello a cui non è stato dato rilievo, è il fatto che la legge sia stata approvata in risposta a una campagna della Unatsbo, il sindacato dei bambini boliviani, che la vede come un primo passo verso il miglioramento delle condizioni di lavoro degli 850mila minori coinvolti in occupazioni di tipo clandestino nel Paese.

    Per quanto le politiche di Morales abbiano dato buoni risultati, più di un milione di cittadini boliviani vive ancora con meno di 1 euro al giorno.

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