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    La fotografa di guerra che ha immortalato l’esplosione che l’ha uccisa

    Lo scatto realizzato da Hilda Clayton è stato pubblicato a quattro anni di distanza su una rivista militare, e mostra gli ultimi istanti della donna uccisa da un mortaio

    Di TPI
    Pubblicato il 9 Mag. 2017 alle 10:30 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 01:12

    L’ultimo scatto prima di morire: è quello realizzato da Hilda Clayton, una fotografa di guerra inviata al seguito dell’esercito americano, morta poco dopo aver immortalato lo scoppio di un mortaio. Sullo sfondo una gigantesca fiammata che investe in pieno un soldato dell’esercito regolare afghano e la fotografa stessa, uccidendoli sul colpo. Tra le vittime anche altri due soldati e un fotoreporter che lavorava con Hilda.

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    La foto risale al 2 luglio 2013. In quel periodo Hilda si trovava nella provincia di Laghman, in Afghanistan, insieme alle forze armate statunitensi e stava assistendo a un’esercitazione condotta dall’esercito americano con la cooperazione delle forze armate regolari afghane, quando un mortaio è esploso accidentalmente investendola in pieno. 

    L’immagine è stata pubblicata a quattro anni di distanza, con il consenso della famiglia Clayton, sull’ultimo numero della rivista Military Review, accompagnata da una lunga descrizione.

    “La morte di Hilda dimostra come le soldatesse, al pari della controparte maschiale, siano esposte a situazioni pericolose sia durante le esercitazioni, sia sul campo di battaglia”, si legge nella rivista militare. 

    Lo scatto vivido e nel contempo tragico racconta l’ultimo istante di vita impresso nell’obiettivo di una macchina fotografica, dietro la quale non è possibile trincerarsi e proteggersi dai pericoli quando ci si trova sui fronti di guerra.  

    All’epoca Hilda aveva 22 anni. Originaria di Augusta, in Georgia, la giovane dopo essersi diplomata alla Defense Information School nel luglio del 2012, venne assegnata come specialista dell’informazione visiva alla 55th Signal Company dell’esercito statunitense, l’unità militare conosciuta come Combat Camera, secondo quanto riportato dall’Augusta Chronicle.

    La donna si unì poi alla prima divisione di cavalleria del 4th Brigade Combat Team in Afghanistan, dove le fu assegnata la missione di documentare l’addestramento delle forze afghane.

    Il breve articolo apparso sulla rivista militare ha messo in risalto il servizio prestato da Hilda, scrivendo che la soldatessa fotografa è morta documentando un momento critico” della guerra in Afghanistan. “L’immagine immortala non un combattimento, ma una collaborazione tra forze afghane e americane, necessaria per stabilizzare l’Afghanistan”, si legge nella rivista. 

    “Hilda Clayton non ha soltanto contribuito a documentare le attività finalizzate a definire e rafforzare la collaborazione, ma ne ha anche condiviso il rischio partecipandovi”, ha scritto l’autore dell’articolo.

    La società per la quale Clayton lavorava ha istituito un premio annuale da assegnare alla migliore fotografia di guerra che porta il suo nome. 

    (Qui sotto Hilda Clayton, 22 anni, autrice dello scatto pubblicato dalla rivista militare. Credit: Reuters)

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