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    Guerra in Ucraina: sventato quarto attentato contro il presidente Zelensky. Kiev apre la caccia alle spie

    Di Almerico Bartoli
    Pubblicato il 23 Mar. 2022 alle 16:23

    Guerra in Ucraina: sventato un quarto attentato contro Zelensky

    L’ultimo tentativo di agguato alla vita del presidente ucraino Volodymyr Zelensky era in preparazione a Uzhgorod, nella Transcarpazia, l’estremità occidentale del Paese vicino al confine con Slovacchia e Ungheria. Stando a quanto riporta La Repubblica citando l’agenzia di stampa nazionale Unian, le forze di sicurezza ucraine ieri avrebbero avviato una vera e propria caccia alle spie a Kiev e in altre città. Il servizio di controspionaggio interno ha condotto un’operazione che ha portato all’arresto di un team di “sabotatori” composto da 25 persone e guidato da un ufficiale del Servizio di sicurezza federale russo, pronto a “condurre azioni sovversive” sul territorio ucraino con il presidente come obiettivo numero uno, si legge nel comunicato.

    Zelensky è già sopravvissuto a tre attacchi attribuiti alle milizie del leader ceceno Ramzan Kadyrov e al gruppo Wagner. Otto giorni fa Kadyrov aveva fatto sapere che si trovava all’aeroporto di Gostomel a nord di Kiev, conquistato dai parà russi: “Arrenditi”, aveva intimato a Zelensky dal suo canale Telegram, “o ti veniamo a prendere”. La “lista nera” del gruppo Wagner – finanziato dall’imprenditore russo Yevgeny Prigozhin – includerebbe invece anche il primo ministro ucraino, l’intero gabinetto, il sindaco di Kiev Vitali Klitschko e suo fratello Wladimir – entrambi campioni di boxe e figure iconiche per la popolazione. Il gruppo Wagner ha dichiarato di essere sulle tracce di Zelensky e dei suoi colleghi e di essere a conoscenza dei loro spostamenti “ad ogni istante.”

    La caccia su larga scala alle spie presenti sul territorio ucraino condotta ieri dai servizi di sicurezza interni ha portato a una serie di arresti in tutto il Paese. Un gruppo di sabotatori è stato arrestato nella regione di Vinnytsia, dove sono stati recuperati computer e telefoni che avvalorelebbero le tesi sulle attività di spionaggio “a favore della Russia”. Ieri infine la polizia nazionale ucraina ha annunciato l’arresto di otto sospetti nella regione di Dnipro: quattro nel capoluogo, tre a Kryvyi e uno a Novomoskovsk.

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