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    Ora la Russia vuole cacciare anche Instagram. Putin sostiene sia una organizzazione estremista

    Di Marta Vigneri
    Pubblicato il 11 Mar. 2022 alle 17:32 Aggiornato il 11 Mar. 2022 alle 18:19

    Le autorità russe vogliono limitare l’accesso a Instagram, uno degli ultimo social network occidentali ancora attivo nel Paese, dove la settimana scorsa, insieme a Twitter, è stato oscurato anche Facebook. Non solo: l’autorità per le telecomunicazioni, attraverso il comitato investigativo, secondo quanto riferito dall’agenzia Tass ha avviato un procedimento penale contro Meta – che controlla Facebook e Instagram –per incitazione alla violenza e all’omicidio contro cittadini russi da parte di dipendenti del colosso Usa.

    Nel mirino di Mosca in particolare le dichiarazioni del capo delle comunicazioni di Meta, Andy Stone, che ha affermato ieri, stando a quanto riferito da ‘The Hill’, che a causa dell’invasione russa dell’Ucraina il gruppo “era tollerante verso forme di espressione politiche che normalmente violerebbero le regole sui discorsi violenti come ‘morte agli invasori russi'”.

    Dichiarazioni che, secondo l’Ic, “contengono indicazioni di reati ai sensi degli articoli 280, 205.1 del Codice penale della Federazione Russa (“Inviti pubblici a svolgere attività estremiste”; ” Promozione di attività terroristiche”)”. “Come parte del caso penale, sono state prese le misure investigative necessarie per dare una valutazione legale delle azioni di Andy Stone e di altri dipendenti della società americana “, conclude l’Ic.

    Alla luce dell’invasione dell’Ucraina attualmente in corso, abbiamo deciso di fare temporaneamente un’eccezione permettendo alle persone colpite da questa guerra di esprimere sentimenti nei confronti delle forze armate invasori come ‘morte agli invasori russi’”. ha replicato lo staff di Meta in uno statement dopo la reazione russa.

    “Si tratta di misure temporanee per difendere la libertà di espressione delle persone che stanno affrontando questa situazione. Come di consueto, stiamo vietando gli appelli alla violenza contro i russi al di fuori dello stretto contesto dell’invasione in corso” ha precisato ancora il gruppo di Mark Zuckerberg. 

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