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    L’uomo “Alfa”: chi è Mikhail Fridman e perché è stato il primo oligarca russo a opporsi all’invasione dell’Ucraina

    Di Almerico Bartoli
    Pubblicato il 8 Mar. 2022 alle 16:21

    Guerra in Ucraina, chi è Mikhail Fridman: il primo oligarca a opporsi a Putin

    Mentre Europa e Stati Uniti continuano a incrementare il peso delle proprie sanzioni contro la classe dirigente russa – minacciando di andare a caccia dei loro yacht e delle loro ville di lusso – alcuni degli oligarchi che hanno accumulato ricchezze grazie alla loro fedeltà al presidente russo Vladimir Putin iniziano a prendere posizione contro l’invasione dell’Ucraina.

    In una lettera inviata la settimana scorsa ai suoi dipendenti della LetterOne, Mikhail Fridman, uno degli uomini più ricchi della Russia, ha dichiarato che la guerra in Ucraina è una “tragedia” e ha chiesto che venisse messo immediatamente fine allo “spargimento di sangue” dopo l’invasione su vasta scala voluta da Putin.

    Non è un caso se tra gli oligarchi russi che orbitano intorno alla corte di Putin, sia stata proprio la sua di voce a levarsi per prima contro la guerra, per di più pubblicamente. Fridman è nato infatti in Ucraina occidentale e i suoi genitori vivono a Lviv, che definisce ancora “la sua città preferita”.

    A 17 anni Fridman decide di trasferirsi a Mosca dove inizia la sua scalata al successo. Come scrive la rivista Forbes, quando è ancora studente di ingegneria a Mosca inizia a mettere insieme i primi scampoli della sua fortuna facendo bagarinaggio davanti al teatro Bolshoj acquistando e rivendendo i biglietti per alcuni copechi in più. È proprio qui che per alcuni gettò le basi delle sue superlative doti di negoziatore. Per altri Fridman invece è stato un abilissimo equilibrista, capace di farsi benvolere da Putin quel tanto da non cadere in disgrazia, ma mantenendo la giusta distanza per non incappare nelle sanzioni occidentali.

    Come per tanti oligarchi russi la sua fortuna è stata segnata dalla politica di privatizzazioni avviata da Gorbaciov alla fine degli anni ’80 e oggi, per la rivista Forbes, Fridman è il 128° uomo più ricco al mondo. Assieme ai suoi amici dell’università German Khan e Alexey Kuzmichev, anch’essi oggi miliardari, ha fondato una serie di società poi confluite in Alfa Group, uno dei più grandi conglomerati industriali privati della Russia. Fridman è anche il fondatore della Alfa Bank, la più grande banca privata della Russia. Da qui il suo soprannome di uomo “Alfa”.

    Come scrive il Financial Times, Friedman si distingue dal resto degli oligarchi russi non solo per essere stato il primo a schierarsi pubblicamente contro la guerra, ma perché insieme a Petr Aven è forse uno dei magnati dell’est più integrati nella società occidentale. Oggi vive principalmente a Londra, dove nel 2016 ha acquistato una casa per il prezzo strabiliante di 90 milioni di dollari.

    In un’intervista al quotidiano finanziario Fridman ha ammesso di essere “convinto” che la guerra non sia mai la risposta giusta. “Sono profondamente attaccato sia alla popolazione russa che a quella ucraina e l’attuale conflitto è una tragedia immane per entrambi.” Fridman ha però tenuto a sottolineare che non è da lui fare dichiarazioni politiche.

    “Sono un uomo d’affari con responsabilità verso migliaia di impiegati in Russia e in Ucraina. Questa crisi costerà molte vite e i due Paesi sono stati fratelli per centinaia d’anni. Per quanto una soluzione sembri spaventosamente lontana al momento,” ha aggiunto, “posso solo unirmi a coloro che desiderano la fine di questo spargimento di sangue. Sono certo che tutti i miei soci condividono il mio punto di vista.”

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