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    Incendi in Grecia, si dimette il ministro dell’Interno del governo Tsipras

    Nikos Toskas

    Le dimissioni del ministro fanno seguito agli incendi che hanno devastato il paese il 23 luglio e che hanno causato 91 vittime

    Di Futura D'Aprile
    Pubblicato il 3 Ago. 2018 alle 19:00 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 19:40

    Il ministro dell’Interno greco, Nikos Toskas, ha rassegnato le sue dimissioni in seguito alla strage dei roghi che la settimana scorsa ha causato 91 morti.

    “Il primo ministro ha accettato le dimissioni di Toskas”, hanno dichiarato i portavoce del gabinetto del premier Alexis Tsipras.

    Il 23 luglio 2018 la Grecia è stata devastata da uno dei più terribili incendi della storia del paese: le fiamme hanno colpito l’Attica e hanno causato 91 vittime accertate e decine di dispersi.

    In seguito all’incendio che è iniziato a Mount Pendeli e si è diffuso a Mati, la città dove si trovava la maggioranza delle vittime, “ci sono molte domande ed è stata aperta un’indagine” aveva riferito alcuni giorni il vice ministro alla Sicurezza pubblica Nikos Toskas in una conferenza stampa tenuta insieme al portavoce del governo Dimitris Tzanakopoulos e ai capi dei vigili del fuoco e della polizia.

    Il governo greco ha presentato all’autorità giudiziaria un “caso grave, in cui risulta siano stati commessi “atti criminali”.

    Alcuni giorni fa però i parenti hanno deciso di depositare una causa all’Ufficio del pubblico ministero contro il governo greco.

    “Tutti i responsabili della prevenzione degli incendi, dell’estinzione degli incendi e della sicurezza dei cittadini dovrebbero essere condannati”, ha detto l’avvocato dei querelanti, Antonis Foussas.

    “Tra questi dovrebbero essere inclusi anche il capo dell’agenzia della protezione civile, il governatore dell’Attica, il sindaco di Maratona, la polizia e il servizio antincendio”.

    Nei documenti depositati si legge che le famiglie sottolineano “le enormi responsabilità degli organismi governativi competenti e dei funzionari responsabili nel gestire e nell’affrontare una crisi così grave”.

    Le carte evidenziano come non siano stati forniti ordini di evacuazione, condannando così molte persone alla morte.

    Nella confusione iniziale, decine di automobilisti sono stati erroneamente indirizzati dalla polizia stradale verso le fiamme che hanno attraversato Marathonas Avenue, l’arteria principale della regione.

    Le successive operazioni di salvataggio hanno richiesto così tanto tempo che molti di coloro che avevano trovato rifugio in mare alla fine sono annegati in attesa dei soccorsi.

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