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    Il regista Jonathan Glazer agli Oscar condanna la “disumanizzazione” in Israele e Gaza

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 11 Mar. 2024 alle 09:55

    Il regista Jonathan Glazer ha affrontato il tema della guerra di Israele contro Gaza nel suo discorso di premiazione agli Academy Awards 2024. Il dramma sull’Olocausto del regista britannico, ‘The Zone of Interest’, è stato premiato come miglior film internazionale durante la cerimonia di domenica a Los Angeles, in California.

    Jonathan Glazer, inglese di famiglia ebraica, ritirando l’Oscar per il suo film su Auschwitz ha detto: “Tutte le nostre scelte sono state fatte per il presente, il film è una riflessione sul passato ma anche sull’oggi e sulla nostra deumanizzazione. In questo momento, siamo qui come uomini che rifiutano il loro ebraismo e l’Olocausto, dirottati da un’occupazione che ha portato al conflitto così tante persone innocenti. Che si tratti delle vittime del 7 ottobre e quelle degli attacchi a Gaza sono tutte vittime di questa deumanizzazione”.

    Quest’opera, che si svolge durante l’Olocausto, ha sollevato una questione fondamentale: “Come possiamo opporci?”. Con il trionfo di questo film, si è assistito alla sconfitta di ‘Io Capitano’ di Matteo Garrone, un’altra pellicola di grande attualità che narra il viaggio di due giovani senegalesi verso l’Italia.

    Molte le star che hanno indossato le spillette che chiedono un cessate il fuoco a Gaza, tra i tanti i fratelli Billie Eilish e Finneas O’Connell, Milo Machado-Graner e Swann Arlaud di Anatomia di una caduta, Mark Ruffalo che sul tappeto rosso ha detto: “Sta iniziando. Siamo in ritardo. La protesta palestinese ha fermato gli Oscar stasera. Vince l’umanità”.

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