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    Gilet gialli, arrestato il pugile che aveva aggredito alcuni poliziotti

    Credit: Afp
    Di Laura Melissari
    Pubblicato il 10 Gen. 2019 alle 08:51 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 23:48

    Christophe Dettinger, l’ex campione di boxe, che aveva violentemente aggredito alcuni poliziotti durante la manifestazione dei gilet gialli del 5 gennaio 2019.

    Il tribunale di Parigi ha stabilito la carcerazione preventiva fino alla data del processo, fissata per il 13 febbraio prossimo. L’udienza si  conclusa attorno alle 22 di mercoledì sera, tra le proteste di alcuni ‘gilet gialli’ presenti fuori dall’aula dell’udienza.

    L’ex pugile trentasettenne si era costituito alla polizia lunedì dopo aver diffuso su Facebook un messaggio di pentimento, visto da quasi 130 mila persone in poche ore.

    Ex combattente professionista che lavora per il governo locale nella zona di Essonne, a sud di Parigi, Dettinger è anche noto come “The Gypsy From Massy”, essendo originario dell’omonima città a sud della capitale. È diventato campione francese dei pesi massimi-leggeri il 30 ottobre 2007, primato che ha conservato fino all’anno successivo.

    A causa dell’aggressione ai danni dei poliziotti francesi sul ponte Leopold-Sedar-Senghor, l’ex pugile rischia una condanna a diversi anni di carcere.

    Secondo il codice penale francese infatti sono previsti fino a tre anni di carcere e una multa di 45mila euro per chi aggredisce un pubblico ufficiale: le condanne tuttavia possono essere aumentate in determinate circostanze.

    Sulla vicenda si è espressa anche la federazione di boxe francese, che in  una dichiarazione ufficiale ha condannato le violenze, affermando che simili episodi sono “completamente contrarie ai valori del nostro sport”.

    “La Federazione di boxe francese invia il suo sostegno alla famiglia e ai cari del funzionario che è stato vittima di questo individuo, ma ugualmente a tutte le forze di sicurezza che sono state in servizio in queste ultime settimane”, è quanto si legge nella nota pubblicata dalla FFB.

    A convincere l’ex pugile a consegnarsi è stato l’ex allenatore di Dettinger, Jacky Trompesauce: “C’è stato qualcosa che lo ha scatenato”, ha spiegato all’emittente radiofonica francese RMC, dichiarando che Christophe Dettinger avrebbe visto una donna aggredita da alcuni agenti di polizia e per questo avrebbe reagito contro la polizia.

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