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    Francia, l’attentato a Trèbes: cosa è successo

    L'attentato è avvenuto a Trebes, nell'Occitania, regione della Francia meridionale

    A Trebes, nel sud della Francia, il 26enne marocchino Redouane Lakdim si è barricato in un supermercato con degli ostaggi e ha ucciso tre persone, prima di essere abbattuto dalle forze speciali: l'azione è stata rivendicata dall'Isis

    Di Laura Melissari
    Pubblicato il 24 Mar. 2018 alle 12:00 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 00:11

    Venerdì 23 marzo il marocchino Redouane Lakdim, 26 anni, si è barricato in un supermercato di Trebes, nel sud della Francia, prendendo in ostaggio diverse persone.

    L’uomo, che ha rivendicato la propria appartenenza all’Isis, è stato ucciso dopo circa quattro ore dalle forze speciali intervenute sul posto.

    Il bilancio finale dell’attentato è di cinque vittime, compreso il terrorista e il poliziotto Arnaud Beltrame, “caduto da eroe” per salvare una donna.

    Il gendarme francese è “caduto da eroe”, ha detto il presidente francese Emmanuel Macron. Anche il ministro dell’Interno francese Gérard Collomb ha elogiato il poliziotto, dichiarando che la Francia non dimenticherà mai il suo atto d’eroismo.

    La ricostruzione

    Tutto è iniziato intorno alle 10.00, quando Lakdim ha rubato un’automobile nella vicina città di a Carcassonne. Il marocchino ha sparato al conducente della macchina, ferendolo, e al passeggero a bordo, uccidendolo. Il corpo della vittima è stato nascosto in un cespuglio sul lato della strada.

    Mentre viaggiava a bordo dell’auto rubata, il terrorista ha sparato contro un poliziotto che faceva jogging con i colleghi. Nella sparatoria un agente è rimasto ferito a una spalla.

    Intorno alle 11.15 Lakdim ha raggiunto il supermercato di Trebes, barricandosi all’interno con gli addetti del negozio e i clienti che in quel momento vi erano dentro.

    La polizia ha immediatamente circondato l’edificio e il marocchino ha rivendicato la propria appartenenza all’Isis, dicendo di voler vendicare la Siria. L’uomo avrebbe anche urlato: “Allah è grande” e avrebbe chiesto il rilascio di Salah Abdeslam, l’unico superstite del commando terrorista responsabile degli attentati a Parigi del 13 novembre 2015, attualmente il detenuto più custodito in Francia.

    Mentre era barricato all’interno del supermercato il terrorista ha ucciso due ostaggi. Dopo circa due ore gli altri ostaggi sono usciti e l’attentatore è rimasto all’interno de negozio con un poliziotto.

    Sul posto è arrivata anche la madre di Lakdim, rintracciata dalla polizia, allo scopo di tentare una mediazione.

    Intorno alle 14.00 è scattato un blitz delle forze speciali, che hanno ucciso l’attentatore. Nell’operazione un agente è rimasto ferito.

    Il ministro degli Interni francese, Gérard Collomb, ha spiegato che Lakdim era un soggetto già noto alle forze dell’ordine per atti di microcriminalità, ma ha smentito che si trattasse di un soggetto che avesse manifestato rischi di radicalismo islamico.

    Poco prima delle 16.00 l’Isis ha rivendicato l’attentato: “L’uomo che ha guidato l’attacco Trebes, nel sud della Francia, è un soldato dello Stato Islamico, che ha agito in risposta alla chiamata” dell’organizzazione contro “i paesi membri della coalizione internazionale”, ha dichiarato il gruppo jihadista attraverso l’agenzia di stampa Amaq.

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