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    Il fondatore di Zara ha donato 320 milioni per le cure destinate ai malati di cancro in Spagna

    Amancio Ortega attraverso la sua fondazione ha finanziato con questa somma tutti gli ospedali pubblici del paese, allo scopo di migliorare i trattamenti anti-tumorali

    Di TPI
    Pubblicato il 1 Apr. 2017 alle 13:02 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 21:06

    Amancio Ortega, il fondatore della catena di abbigliamento spagnola Zara, ha deciso di donare 320 milioni di euro agli ospedali pubblici della Spagna al fine di sostenere le cure e i trattamenti per i malati di cancro. L’imprenditore spagnolo attraverso la Fondazione che porta il suo nome ha voluto sostenere una buona causa, destinando una cospicua somma alle strutture pubbliche del paese, affinché queste ultime possano migliorare o sostituire le loro apparecchiature ospedaliere, nel tentativo di migliorare le condizioni dei pazienti ricoverati nei reparti oncologici. 

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    La donazione dovrà finanziare l’acquisto di oltre duecento apparecchiature mediche di ultima generazione per la cura del tumore. A riportarlo è stato il quotidiano spagnolo El Paìs. Ortega a capo del colosso dell’abbigliamento low-cost, Zara, è arrivato a possedere un patrimonio di 79,5 miliardi di dollari e si è classificato al quarto posto nella classifica stilata dalla rivista “Forbes” degli uomini più ricchi del mondo. 

    Di recente ha così deciso di utilizzare una parte dei suoi guadagni milionari per sostenere una buona causa, aiutando le persone malate di cancro. La speranza è che si arrivi a diagnosi più efficaci con dei trattamenti meno aggressivi, allo scopo di diminuire il numero di vittime che muoiono a causa della malattia. Solo in Spagna si contano infatti 200mila nuovi casi ogni anno, un numero in costante crescita. 

    Non è la prima volta che Ortega dona parte del suo patrimonio per favorire la ricerca contro il cancro. Nel 2015 la Fondazione a suo nome aveva erogato al servizio sanitario galiziano ben 20milioni di euro, per finanziare il rinnovamento tecnologico di tutti i centri di diagnosi e trattamenti anti-cancro, mentre nel 2016 ha regalato 40 milioni di euro per il servizio sanitario andaluso. 

    L’annuncio è stato fatto mercoledì 29 marzo, ma il passo successivo sarà quello di formalizzare la donazione attraverso specifici protocolli d’intesa con i differenti governi regionali, per lasciare spazio a procedure amministrative pubbliche per l’acquisto delle attrezzature. 

    I fondi messi a disposizione serviranno per l’acquisto e l’installazione di apparecchi utili a eseguire mammografie digitali con tomosintesi e per le radioterapie intraoperatorie.

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