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    Il Film Festival di Human Rights Watch a Londra

    Laura Stahnke di TPI seguirà da vicino il festival dell'Ong per la difesa dei diritti umani

    Di Laura Stahnke
    Pubblicato il 8 Mar. 2016 alle 14:17 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 00:19

    La ventesima edizione dell’Human Rights Watch Film Festival si è aperta a Londra mercoledì 9 marzo 2016: per dieci giorni verranno presentati in diversi cinema e teatri della capitale del Regno Unito film e documentari che vertono su temi attuali: diritti Lgbt, rapporto Palestina-Israele, migrazione, conflitto in Siria, sorte di rifugiati nordcoreani in Cina, sono solo alcune delle tematiche presenti all’edizione del 2016.

    Questo festival, che viene presentato ogni anno in diverse città del mondo come Londra, Miami, Nairobi e Amsterdam, riscuote un grande successo di pubblico presentando tematiche di grande attualità.

    Inoltre, offre una piattaforma per presentare il proprio lavoro a documentaristi che hanno seguito da vicino le vicende di attivisti e difensori dei diritti umani in diversi continenti, accompagnando le proiezioni con dibattiti organizzati da Human Rights Watch, uno dei principali osservatori dei diritti umani a livello globale.

    “Siamo orgogliosi ed emozionati di celebrare a Londra la ventesima edizione del festival con un programma che si concentra su alcuni tra i più urgenti temi nel contesto dei diritti umani che interessano il mondo oggi”, dice John Biaggi, direttore creativo del festival. “I film in programma mostrano sia le esperienze dei soggetti ritratti, sia il percorso intrapreso dai singoli registi. Per questo, le storie raccontate nell’ambito dei diritti umani spesso trasmettono un messaggio molto forte.”

    Il festival si aprirà con il film Hooligan Sparrow, che segue le storie di un gruppo di attivisti in fuga dal governo cinese ed evidenzia il prezzo della difesa dei diritti umani nella Cina contemporanea.

    La Cina è protagonista anche di un altro film presentato al festival, Inside the Chinese closet, in cui la regista italiana Sophia Luvarà racconta le esperienze di gay e lesbiche cinesi, il loro rapporto con le proprie famiglie e le pressioni di una società in cui l’avere figli è una tappa fondamentale della vita di ogni individuo.

    Questa edizione del festival dedica grande attenzione al tema della migrazione: ben tre film del programma si occupano infatti di questa tematica, guardando rispettivamente al percorso intrapreso dai migranti siriani (The Crossing), e alla vita di questi una volta arrivati in Italia (Mediterranea) e in Danimarca (At home in the world).

    Durante questa edizione dell’Human Rights Watch Film Festival TPI seguirà le proiezioni e intervisterà alcuni dei registi che saranno a Londra per l’occasione. Stay tuned!

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