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    Il secondo ostaggio canadese rapito da jihadisti filippini è stato decapitato

    Due cittadini canadesi, un norvegese e una donna filippina erano stati rapiti dal gruppo Abu Sayyaf, affiliato di al-Qaeda, a settembre 2015

    Di TPI
    Pubblicato il 14 Giu. 2016 alle 14:13 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 19:10

    Le Filippine hanno confermato martedì 14 giugno 2016 che il gruppo estremista Abu Sayyaf ha giustiziato un cittadino canadese ostaggio del gruppo insieme ad altre tre persone sin da settembre 2015.

    Il primo ministro canadese Justin Trudeau ha detto da Toronto lunedì che riteneva che anche il secondo ostaggio canadese nelle mani del gruppo affiliato di al-Qaeda fosse stato ucciso e Manila ha più tardi confermato la notizia.

    “Condanniamo fermamente il brutale e insensato omicidio di Robert Hall, di nazionalità canadese, che era in ostaggio del gruppo Abu Sayyaf a Sulu da nove mesi”, ha dichiarato il presidente uscente delle Filippine Benigno Aquino.

    Un portavoce militare aveva riferito in precedenza che una testa era stata rinvenuta nei pressi di una cattedrale cattolica su un’isola remota nel sud del paese lunedì 13 giugno, ma la vittima non era stata identificata.

    Hall era ostaggio dei militanti estremisti insieme ad altre tre persone rapite da un resort di lusso sull’isola di Samal. Un altro cittadino canadese, John Risdel, era stato decapitato dal gruppo in aprile, mentre un norvegese e una donna filippina sono ancora prigionieri.

    Trudeau ha detto ai giornalisti che “Il Canada ritiene il gruppo terroristico che ha tenuto Hall in ostaggio pienamente responsabile del suo insensato omicidio a sangue freddo”.

    Ha aggiunto che l’attacco di domenica a una discoteca gay di Orlando, in Florida, e l’omicidio di Hall “Servono da devastanti promemoria per tutti noi che i terribili atti di odio e violenza non possono essere tollerati in alcuna forma”.

    Abu Sayyaf, localizzato nel sud prevalentemente cattolico del paese, è noto per i rapimenti, le estorsioni e le decapitazioni.

    La sicurezza nella parte meridionale delle Filippine è precaria nonostante un accordo di pace del 2014 tra il governo e un gruppo ribelle musulmano abbia messo fine a 45 anni di conflitto.

    A Manila, il nuovo presidente Rodrigo Duterte ha fatto sapere che adotterà un approccio più deciso per riportare la legalità nell’area. “Non possiamo permettere che questa situazione continui”, ha dichiarato un consigliere per la sicurezza di Duterte.

    Abu Sayyaf aveva inizialmente chiesto un riscatto di circa 20 milioni di euro per ogni ostaggio, ma aveva ridotto la richiesta a 6 milioni. Hall è stato giustiziato dieci minuti dopo la scadenza del termine per il pagamento fissata per le 15:00 (ora locale). Il portavoce del gruppo Abu Raami avrebbe confermato l’esecuzione.

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