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    Secondo l’Fbi Obama non ha intercettato Trump nella Trump Tower

    Il Federal Bureau sta indagando sui rapporti tra Russia e Usa durante la campagna elettorale per le presidenziali statunitensi

    Di TPI
    Pubblicato il 20 Mar. 2017 alle 16:54 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 01:37

    Il direttore dell’Fbi James Comey ha negato il 20 marzo 2017 che Barack Obama abbia intercettato l’attuale presidente degli Stati Uniti Donald Trump nella Trump Tower. “Non abbiamo informazioni a sostegno” di quanto affermato nel tweet del presidente Trump, ha detto Comey durante l’audizione nella commissione Intelligence della Camera.

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    “Abbiamo guardato molto attentamente”, ha garantito il direttore dell’Fbi sulle verifiche del caso.

    Anche il capo della commissione per l’Intelligence del parlamento statunitense, Devin Nunes, ha negato la vicenda delle intercettazioni nella Trump Tower, l’edificio di proprietà dell’attuale presidente Usa a New York.

    “Noi sappiamo che non ci sono state intercettazioni nella Trump Tower, ma è possibile che ci siano stati altri metodi di sorveglianza contro Trump e i suoi collaboratori”, ha detto il repubblicano Devin Nunes.

    Secondo Nunes i funzionari dell’attuale amministrazione e di quella precedenti si sono resi responsabili di numerose fughe di notizie. 

    Il capo democratico della Commissione, Adam Schiff, ha riferito che non ci sono prove della collaborazione della Russia con i cittadini americani durante la campagna elettorale del novembre 2016.

    Durante l’audizione con i direttori di Fbi e Nsa, James Comey del Federal Bureau ha confermato che il suo ufficio sta indagando sulle possibili interferenze del governo russo nella campagna per le presidenziali. Sotto esame tutti i contatti tra Russia e singoli individui impegnati nella corsa alla Casa Bianca di Donald Trump.

    Comey ha poi aggiunto che, secondo quanto risulta da informazioni di intelligence, i russi “odiavano Hillary Clinton e volevano danneggiarla”. A fine estate, prosegue la sua ricostruzione il direttore dell’Fbi, “i russi erano convinti che Clinton avrebbe vinto”.

    Sul caso delle intercettazioni Comey ha aggiunto che nessuno negli Stati Uniti, nemmeno il presidente, è in grado di sorvegliare con mezzi elettronici un altro cittadino. 

    “Siccome si tratta di un’indagine aperta e riservata, non posso dire di più su quello che stiamo facendo e su chi stiamo esaminando”, ha detto Comey.

    Mike Rogers, capo della National Security, rispondendo alle domande della commissione Intelligence della Camera ha detto che “nessuno ha chiesto al Regno Unito di intercettare Donald Trump”. Secondo Rogers, una richiesta di questo genere “andrebbe espressamente contro gli accordi” tra le agenzie di intelligence di diversi paesi. 

    Donald Trump non intende comunque ritrattare le accuse al suo predecessore Barack Obama. A farlo sapere, dopo la smentita del capo dell’Fbi rispetto alle dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti, è stato il portavoce della Casa Bianca, Sean Spicer. 

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