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    L’Eurogruppo ha ritirato le misure per l’alleggerimento del debito greco

    I creditori internazionali criticano l’aumento della spesa pubblica deciso da Tsipras per aumentare le pensioni minime e affrontare l’emergenza immigrazione

    Di TPI
    Pubblicato il 14 Dic. 2016 alle 19:27 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 19:41

    Mercoledì 14 dicembre l’Eurogruppo ha ritirato le misure approvate lo scorso 5 dicembre per alleviare il carico di debito della Grecia a causa dell’aumento della spesa pubblica per le pensioni e per l’emergenza immigrazione decisa dal governo ellenico.

    I creditori internazionali di Atene (Commissione europea, Fondo Monetario Internazionale e Banca Centrale Europea) contestano le azioni del governo greco che non appaiono in linea con gli accordi presi in precedenza, come ha spiegato il portavoce di Jeroen Dijsselbloem, presidente dell’Eurogruppo.

    Il primo ministro greco, Alexis Tsipras, tre giorni fa aveva annunciato un aumento complessivo da 617 milioni di euro delle pensioni più basse e uno sgravio fiscale per le isole sotto pressione per l’afflusso di richiedenti asilo.

    Il Meccanismo europeo di stabilità (Esm), cioè l’istituzione che aiuta i governi dei paesi dell’Eurozona in difficoltà, ha contestato di non essere stato consultato e ha affermato che esaminerà attentamente il piano di bonus per i pensionati.

    “In seguito alle recenti proposte del governo greco di impiegare nuove risorse per aumentare le pensioni e ridurre l’Iva, il nostro organo di governo ha temporaneamente sospeso la decisione”, ha reso noto un portavoce dell’Esm.

    L’Eurogruppo aveva acconsentito a concedere alla Grecia, tra le altre cose, una parziale moratoria sugli interessi sul debito e l’allungamento delle scadenze di alcune categorie di obbligazioni. 

    “I creditori devono rispettare il popolo greco, che ha fatto sacrifici enormi nei sette anni passati in nome dell’Europa”, aveva affermato Tsipras presentando le misure, “Non ho dubbi che ciò che stiamo facendo sia nel quadro dell’accordo”. 

    Tsipras deve però fare i conti con le elezioni politiche che si svolgeranno l’anno prossimo in Germania e in Olanda, i due paesi i cui elettorati hanno visto con ostilità maggiore il terzo prestito accordato alla Grecia, del valore di 86 miliardi di euro. 

    La borsa di Atene ha reagito alla notizia con un ribasso del 3 per cento.

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