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    L’Eritrea ritirerà le truppe dal confine con l’Etiopia

    Una donna festeggia la pace facendosi un selfie con le bandiere dell'Eritrea e dell'Etiopia. Credit: Afp

    Asmara ha ottenuto l'indipendenza nel 1993, ma tra il 1998 e il 2000 ha intrapreso una guerra con l'Etiopia che ha provocato almeno 80mila vittime.

    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 19 Lug. 2018 alle 12:30 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 12:27

    L’Eritrea ha deciso di ritirare le proprie truppe al confine con l’Etiopia, secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa ufficiale Eritrea Press sulla propria pagina Facebook.

    Il 9 luglio, il primo ministro etiope Abiy Ahmed e il presidente eritreo Isaias Afewerki hanno firmato una “dichiarazione congiunta di pace e amicizia”, ponendo definitivamente fine al conflitto tra i due paesi.

    Lo storico abbraccio tra i leader dei due paesi ha sancito la fine di vent’anni di ostilità.

    “Un momento veramente storico, un abbraccio fraterno tra i due leader, la compagnia aerea di bandiera etiope, l’Ethiopian Airlines, che atterra ad Asmara dopo più di due decadi, gli abitanti di Asmara uniti a dare il benvenuto alla delegazione”, ha scritto su Twitter il ministro eritreo dell’Informazione, Yemane Meskel.

    L’intesa raggiunta prevede la riapertura delle rappresentanze diplomatiche nei due paesi, oltre al ripristino di tutti i collegamenti, aerei, marittimi, ferroviari e di comunicazioni.

    L’Eritrea si era staccata dall’Etiopia nel 1993, dopo un trentennio di rivolte armate, ma le dispute di confine avevano causato una guerra tra i due paesi tra il 1998 e il 2000, con circa 80mila morti.

    Un accordo di pace era stato firmato ad Algeri il 12 dicembre del 2000, ma la demarcazione definitiva della frontiera comune è ancora irrisolta.

    Il segretario delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha accolto con soddisfazione la notizia del disgelo tra i due paesi.

    In un comunicato pubblicato la scorsa settimana, il governo degli Stati Uniti ha elogiato la decisione di attuare l’accordo di Algeri e ha detto che tali misure “produrranno maggiore prosperità e sicurezza non solo per i cittadini dell’Etiopia e dell’Eritrea, ma anche per i loro vicini”.

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