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    Egitto, l’accusa di Erdogan: “Morsi è stato ucciso”

    Di Futura D'Aprile
    Pubblicato il 19 Giu. 2019 alle 15:50 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 21:54

    Erdogan Morsi ucciso – La morte dell’ex presidente egiziano Mohammed Morsi, avvenuta il 17 giugno 2019, continua a far discutere.

    Il primo a esprimersi sul decesso dell’esponente dei Fratelli Musulmani era stato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che aveva definito Morsi un “martire”, chiamandolo “fratello” e porgendo le condoglianze alla famiglia dell’ex leader e al popolo egiziano.

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    Oggi però sono giunte parole ancora più dure dal capo di Stato turco, secondo cui Morsi, morto dopo essere stato colto da un malore in un’aula di tribunale al Cairo, è stato ucciso.

    “Morsi è stato ucciso, non è morto per cause naturali”, ha affermato Erdogan in un discorso televisivo.

    Parole che riflettono quanto già denunciato dalla famiglia dell’ex presidente e dai Fratelli Musulmani, che avevano denunciato le condizioni in cui Morsi era tenuto in carcere e sollevato preoccupazioni per la sua salute e il tempo trascorso in isolamento, lontano dalle visite di avvocati e familiari.

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    Anche l’emiro del Qatar si era espresso sulla morte dell’ex leader egiziano, anche se con toni ben più pacati rispetto a quelli usati dal presidente turco.

    Sheikh Tamim bin Hamad al Thani, ha porto le condoglianze alla famiglia di Morsi e al popolo egiziano, scrivendo sul suo profilo Twitter: “Abbiamo ricevuto con grande dispiacere la notizia della morte improvvisa dell’ex presidente Mohammed Morsi e porgo le mie più sentite condoglianze alla sua famiglia e al popolo egiziano, apparteniamo a Dio e a lui torneremo”.

    Le implicazioni della morte

    Morsi, come detto, è deceduto mentre si trovava in un aula di tribunale. L’ex presidente era sotto processo da anni e aveva ricevuto diverse condanne, tra cui una a morte nel 2015 con l’accusa di aver fatto evadere dal carcere i vertici dei Fratelli Musulmani nel 2011.

    Tra le accuse a sue carico c’erano anche evasione, incitamento alla rivolta, nonché spionaggio a favore di Iran, Qatar e dei gruppi armati di Hamas e Hezbollah.

    La sua morte, come dimostrano le reazioni di Erdogan e al Thani, ha avuto una grande risonanza anche in Medio Oriente e ha rinnovato lo scontro tra Turchia, Qatar ed Egitto.

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