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    Le elezioni presidenziali in Uganda

    Il presidente Yoweri Museveni, al potere da trent'anni, si ricandida per il suo quinto mandato

    Di TPI
    Pubblicato il 18 Feb. 2016 alle 12:57 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 12:19

    In Uganda si tengono oggi, 18 febbraio 2016, le elezioni presidenziali. I seggi sono aperti da questa mattina e rimarranno aperti per nove ore, fino alle 16 (ora locale). Gli elettori sono chiamati a scegliere il loro nuovo presidente. 

    Il presidente Yoweri Museveni, al potere da oltre trent’anni, si è ricandidato anche questa volta per un quinto mandato e dovrà confrontarsi con altri candidati tra cui il suo ex primo ministro ed ex alleato Amama Mbabazi e Kizza Besigye, che si ricandida per la quarta volta, dopo tre sconfitte. 

    Gli sfidanti politici del presidente si accusano reciprocamente di alimentare tensioni, prevedendo che ci saranno brogli e che il voto non sarà libero ed equo. 

    Molti seggi della capitale Kampala sono stati aperti molte ore dopo l’avvio ufficiale delle elezioni.

    Secondo gli osservatori elettorali, il voto finora si sta svolgendo in maniera pacifica e, tranne il ritardo nell’apertura di alcuni seggi, non si è riscontrato nessun episodio particolare. 

    Nei giorni scorsi la capitale ugandese, Kampala, era stata scossa da manifestazioni violente e forti tensioni. L’avversario politico Besigye è stato temporaneamente arrestato il 15 febbraio mentre partecipava ad un corteo. All’arresto erano seguiti scontri violenti tra i manifestanti e la polizia, con il bilancio di un morto e 19 feriti.

    Un funzionario del partito di Besigye, Ingrid Turinawe, ha reso noto che l’uomo è stato nuovamente fermato giovedì 18 febbraio. Il nuovo arresto potrebbe inasprire le tensioni nella capitale dopo una giornata di votazioni pacifiche.

    Museveni ha preso il potere la prima volta nel 1986, dopo una guerriglia durata cinque anni ed è un fedele alleato degli Stati Uniti.

    Se sarà rieletto anche questa volta, sarà il suo quinto mandato. Dopo il suo debutto nel 1986, è stato poi eletto democraticamente nel 1996, e di nuovo nel 2001, nel 2006 e nel 2011.

    Molti ugandesi vedono in lui la persona che ha portato la pace e la stabilità economica nel paese, tanto da averlo rieletto per trent’anni.

    Gli elettori più giovani chiedono però riforme e cambiamenti e la creazione di nuovi posti di lavoro, criticando la corruzione endemica a tutti i livelli.

    L’ex primo ministro Amama Mbabazi, stretto alleato del presidente fino all’anno scorso, ha incentrato la sua campagna elettorale sulle riforme per intercettare il voto delle nuove generazioni.

    “Ero un bambino quando Museveni è arrivato al potere. Ora, anche i miei figli stanno vedendo la stessa faccia. È lui l’unico che può governare questo paese?” si chiede Uthman Kalyango, che oggi ha 32 anni.

    Gli elettori più anziani hanno detto però che il cambiamento li rende nervosi.

    “Abbiamo avuto la pace per lungo tempo, questi giovani la stanno dando per scontata, perché non sanno com’era prima”, ha detto Nanteza Beatrice, un venditore di frutta, riferendosi agli anni in cui l’Uganda è stata governata da due dittatori e la violenza era all’ordine del giorno.  

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