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    Come sono andate le elezioni a Zanzibar, Capo Verde, Benin, Congo, Niger e Senegal

    Il primo ministro del Benin, Lionel Zinsou, è stato sconfitto da Patrice Talon alle elezioni presidenziali. Talon ha ottenuto il 64,8 per cento dei voti, Zinsou il 35,2

    Di TPI
    Pubblicato il 21 Mar. 2016 alle 11:42 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 22:55

    Ieri, 20 marzo 2016, si è votato in 5 diversi paesi del continente africano: Benin, Capo Verde, Repubblica Democratica del Congo, Niger e Zanzibar. Inoltre in Senegal si è tenuto un referendum volto a modificare i termini del mandato presidenziale. Ecco come è andata. 

    ZANZIBAR: il partito al governo della Tanzania ha vinto le presidenziali a Zanzibar. Il voto di domenica 20 marzo è stata una ripetizione delle elezioni contestate dello scorso 25 ottobre, annullate dalle autorità elettorali di Zanzibar per motivi di frode. Il presidente in carica Zanzibar Ali Mohamed Shein, del partito al governo della Tanzania, è stato dichiarato vincitore con il 91,4 per cento dei voti. 

    BENIN: il primo ministro del Benin, Lionel Zinsou, è stato sconfitto da Patrice Talon alle elezioni presidenziali. Si trattava del secondo turno di elezioni, dopo che nessuno dei candidati era riuscito a ottenere la maggioranza nelle elezioni del 6 marzo. Talon ha ottenuto il 64,8 per cento due voti, contro il 35,2 di Zinsou.

    CAPO VERDE: il principale partito di opposizione, Movimento per la democrazia (MPD) potrebbe avere grandi chanches di vittoria, dopo 15 anni nella minoranza. 

    REPUBBLICA DEL CONGO: Denis Sassou Nguesso, al potere dal 1997 è il favorito a queste elezioni. La polizia ha usato gas lacrimogeni per disperdere i sostenitori dell’opposizione che si erano riuniti nel quartiere di Bacongo della capitale Brazzaville. Il governo ha anche ordinato alle compagnie di telecomunicazioni di impedire l’uso della rete telefonica per 48 ore. L’opposizione ha accusato di brogli. 

    NIGER: il presidente Mahamadou Issoufou aveva raggiunto il 48 per cento dei voti nel primo turno delle elezioni il mese scorso, senza raggiungere però la maggioranza. Al ballottaggio del 20 marzo è il favorito. Il rivale di Issoufou, Hama Amadou, che aveva ottenuto il 18 per cento dei voti al primo turno, era stato imprigionato a novembre per uno scandalo di traffico di minori. Pochi giorni fa si è recato all’estero per problemi di salute. I risultati ufficiali sono attesi entro due giorni. 

    SENEGAL: non ci sono ancora risultati ufficiali e non ci saranno almeno fino alla fine della settimana. L’affluenza è stata bassa nella prima parte della giornata. In Senegal si votava per un referendum volto a modificare il numero di anni consentito a un presidente in carica, riducendo l’attuale limite massimo di sette a cinque anni. La modifica non consentirebbe a un capo di stato di candidarsi per più di due volte consecutive. Il referendum proposto dal presidente Macky Sall è stato visto come un test della sua popolarità.

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