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    Un editore spagnolo pubblicherà il libro che nessuna persona al mondo è mai riuscita a decifrare

    É il manoscitto Voynich, un codice medievale scritto in un linguaggio oscuro e con immagini misteriose

    Di TPI
    Pubblicato il 23 Ago. 2016 alle 15:21 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 21:10

    É uno dei libri più misteriosi al mondo, un codice medioevale scritto in un linguaggio sconosciuto che ancora nessuno è riuscito a decifrare.

    Eppure centinaia di studiosi hanno impiegato anni per tentare di interpretare il manoscritto Voynich, con i suoi intriganti disegni di piante sconosciute e donne nude, che per secoli molti hanno ritenuto nascondesse poteri magici.

    Il rarissimo manoscritto è conservato in una biblioteca dell’Università di Yale e può essere consultato solo su richiesta.

    Ma adesso un piccolo editore spagnolo, Siloe, ha ottenuto l’autorizzazione a riprodurre il documento.

    “Toccare con le dita il manoscritto Voynich è un’esperienza unica. É un libro avvolto da un’aura di mistero e quando lo vedi per la prima volta sei colto da una serie di emozioni veramente difficili da descrivere”, ha detto l’editore Juan Josè Garcia.

    Siloe, una casa editrice specializzata nei facsimili di antichi manoscritti, ha ottenuto il diritto di fare 898 copie esatte, e anche le macchie, i buchi e gli strappi nella pergamena saranno fedelmente riprodotti. Il facsimile sarà venduto al prezzo di 7mila euro a copia.

    Il direttore della biblioteca di Yale, Raymond Clemens, ha detto che l’università ha deciso di autorizzare i facsimili a causa delle troppe richieste ricevute da persone interessate a consultare il codice”.

    Il manoscritto Voynich prende il nome dall’antiquario Wilfrid Voynich, che lo acquistò nel 1912 da una collezione di libri di un gesuita italiano e in passato è appartenuto anche all’imperatore Rodolfo II di Germania.

    Da allora decine d’ipotesi sono state fatte su chi lo avesse scritto e sul suo significato. Per molto tempo, si è creduto che l’autore fosse il francescano inglese Roger Bacon, imprigionato nel tredicesimo secolo a causa dei suoi studi di alchimia e magia, ma l’analisi al carbonio del manoscritto lo ha datato successivamente tra il 1404 e il 1438.

    Altri hanno ipotizzato che sia un’opera di un giovanissimo Leonardo da Vinci, o di qualcuno che avesse utilizzato un codice segreto per sfuggire all’inquisizione, un’elaborata parodia o persino un libro dimenticato dagli alieni prima di abbandonare la Terra.

    Le piante riprodotte nel codice non sono mai state identificate e le cartine astronomiche non rivelano molto. Poche chiavi di interpretazione arrivano dalle figure femminili, se non la constatazione che anticipano di secoli la pittura surrealista: i corpi delle donne hanno addomi gonfi e sono immerse in un liquido amniotico collegate a dei tubi e capsule interconnesse.

    Tantissimi crittografi, incluso l’abilissimo William Friedman, che decrittò il “codice viola”, utilizzato dai giapponesi durante la Seconda Guerra Mondiale, hanno infine tentato di decifrare il linguaggio, senza tuttavia giungere a una conclusione.

    Il manoscritto Voynich:

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