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    La Romania potrebbe avere il primo premier donna e musulmano

    Si tratta di Sevil Shhaideh, una tecnocrate ed economista di origini tatare. La nomina deve essere confermata dal presidente e dal parlamento

    Di TPI
    Pubblicato il 23 Dic. 2016 alle 11:02 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 20:18

    Mercoledì 22 dicembre 2016, il partito socialista ha vinto le elezioni parlamentari in Romania l’11 dicembre scorso, ha indicato il nome del prossimo primo ministro. È Sevil Shhaideh, una donna di origini tatare (una minoranza etnica di fede islamica), che, se confermata dal parlamento, sarà non solo la prima donna a ricoprire tale incarico nella storia politica romena ma anche il primo premier musulmano.

    Si attende ora che il presidente della repubblica, Klaus Iohannis, esponente di un’altra minoranza, quella tedesca, le conferisca l’incarico ufficiale di formare il governo. 

    Il partito socialdemocratico ha ottenuto una vittoria schiacciante alle urne, ben il 45 per cento dei voti. Insieme all’Alleanza dei liberali e democratici, detiene la maggioranza dei seggi in parlamento.

    Shhaideh è un’economista e una figura poco nota nel panorama politico del paese. Fino a questo momento ha ricoperto ruoli secondari tra cui quello di segretario presso il ministero per lo Sviluppo regionale sotto il precedente governo socialista. Ma la sua figura è sempre stata associata al leader socialdemocratico Dragnea.

    Sergiu Miscoiu, professore di scienze politiche presso l’Università Babes-Bolyai di Cluj, ha dichiarato al quotidiano statunitense The New York Times che questa è una scelta per certi versi sorprendente: “Le persone si aspettavano una nomina tra i fedelissimi del premier Dragnea, ma provenienti dai più alti livelli di partito, non certo un nuovo arrivato”. 

    “Sarà un modo per controllare il governo senza assumersi una diretta responsabilità”, ha ipotizzato il docente.

    “In questi ultimi giorni sono stati formulati molti nomi, ma tra questi quello di Sevil Shhaideh non compariva”, ha dichiarato sempre al New York Times Paul Ivan, analista politico presso il Centro di politica europea a Bruxelles. 

    L’analista ed ex diplomatico rumeno, ha aggiunto che “Shhaiden è vista più come una manager o una tecnocrate che come un politico, avendo lavorato nell’amministrazione locale e regionale per molti anni”.

    Molto raramente le donne musulmane sono nominate come capi di stato e di governo in Europa. I pochi esempi precedenti erano in paesi a maggioranza musulmana: Tansu Ciller è stata primo ministro della Turchia nel 1990, e Atifete Jahjaga presidente del Kosovo dal 2011 al 2016.

    La nomina della musulmana Shhaideh dovrebbe anche ammorbidire la posizione della Romania in materia di migranti. Il paese è stato uno dei membri dell’Unione europea che, inizialmente, si era opposto alla quota obbligatoria per l’accoglienza dei migranti, molti dei quali provengono dal Medio Oriente e dall’Africa del Nord. 

    Ora che Shhaideh è stata indicata dal partito, il passo successivo per il presidente sarà la conferma formale della nomina a primo ministro, cosa che potrebbe succedere entro questa settimana. L’ultima conferma deve arrivare dal voto di fiducia in parlamento.

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