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    Donbass, schiaffo di Kiev a un giorno dall’annessione: Mosca ammette il ritiro da Lyman

    Credit: EPA/SERGEI ILNITSKY
    Di Redazione TPI
    Pubblicato il 1 Ott. 2022 alle 17:01

    Donbass, schiaffo di Kiev a un giorno dall’annessione: Mosca ammette il ritiro da Lyman

    Mosca ha confermato il ritiro delle truppe russe dalla roccaforte di Lyman situata nella regione ucraina di Donetsk, annessa solo ieri alla Federazione Russa. La città, considerata di importanza strategica da Kiev, era stata circondata dalle forze ucraine stamattina.

    Il ministero della Difesa di Mosca ha ammesso che le forze russe si sono ritirate “verso posizioni più vantaggiose”, per evitare di essere circondate completamente. Secondo il ministero, le forze ucraine stanno continuando la controffensiva nonostante abbiano subito “pesanti perdite” nel tentativo di riconquistare nuovi territori nel Donbass. Secondo l’esercito ucraino, nella città erano presenti da 5.000 a 5.500 soldati russi.

    “Lyman è importante perché è il prossimo passo verso la liberazione del Donbass ucraino”, ha dichiarato il portavoce delle forze schierate in Ucraina orientale, Serhii Cherevatyi. “È un’opportunità per andare oltre a Kreminna e Severodonetsk, ed è psicologicamente molto importante”, ha aggiunto.

    La regione orientale di Donetsk, in cui si trova Lyman, è una delle quattro che ieri la Russia ha annesso unilateralmente, in una cerimonia tenuta al Cremlino alla presenza dei leader filorussi. Nel discorso che ha preceduto la firma, Vladimir Putin ha ribadito la volontà di difendere i territori “con ogni mezzo a disposizione”. Il presidente russo ha anche affermato che gli Stati Uniti sono “l’unico paese al mondo ad aver usato le armi nucleari due volte, a Hiroshima e Nagasaki, stabilendo un precedente”.

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