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    Trump, spunta la storia di una possibile figlia segreta

    credit: Afp

    Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, avrebbe avuto una relazione con una dipendente della Trump World Tower, il condominio di lusso di proprietà del tycoon a New York, dalla quale sarebbe nata una figlia

    Di Gianluigi Spinaci
    Pubblicato il 13 Apr. 2018 alle 09:52 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 00:10

    Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, avrebbe avuto una relazione con una dipendente della Trump World Tower, il condominio di lusso di proprietà del tycoon a New York, dalla quale sarebbe nata una figlia.

    L’incredibile storia parte dalla figura di Dino Sajudin, ex portiere della Trump Tower, che alla fine del 2015 ha incontrato un giornalista di American Media Inc. (AMI), il gruppo editore del National Enquirer, in un McDonald in Pennsylvania.

    Sajudin avrebbe firmato un contratto con l’AMI nel quale accettava di diventare una fonte e di ricevere 30mila dollari per i diritti esclusivi sulle informazioni che aveva fornito: informazioni che riguardano la presunta paternità di Trump scaturita da una relazione con una ex dipendente alla fine degli anni Ottanta.

    Interpellato dal giornalista del New Yorker Ronan Farrow, figlio di Mia Farrow, sulla questione, Sajudin si è rifiutato di commentare.

    Ci sono però 6 tra attuali ed ex dipendenti di AMI, rimasti anonimi, che confermano la storia, aggiungendo che Sajudin avrebbe rivelato il nome sia della presunta amante sia della figlia.

    Il NewYorker non ha trovato prove circa la paternità segreta di Trump, mentre un portavoce dell’azienda del presidente ha smentito ogni accusa.

    Anche le due donne protagoniste della storia, madre e figlia, delle quali non è stato rivelato il nome per tutelarne la privacy, non hanno voluto commentare.

    Indipendentemente dalla veridicità delle affermazioni di Sajudin, quello che emerge è il comportamento adottato dal gruppo AMI, che consiste nell’acquistare e poi seppellire storie che potrebbero essere dannose per Trump.

    Secondo quanto è emerso, infatti, poco dopo il pagamento da parte di AMI a Sajudin, il presidente e amministratore delegato del gruppo, David Pecker, ha ordinato ai suoi giornalisti di smettere di indagare.

    Lo stesso Pecker ha più volte parlato in pubblico della sua amicizia con Trump.

    Questa storia segue quella della pornostar Stormy Daniels, che sarebbe stata pagata 130mila dollari per non parlare della sua relazione con Trump.

    La Casa Bianca non ha voluto commentare la vicenda della presunta paternità illegittima del presidente.

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