È l’ora dei dazi. Sono entrati in vigore alla mezzanotte ora di Washington (le 6 di oggi in Italia) i nuovi dazi statunitensi sui prodotti di decine di economie mondiali. “Miliardi di dollari, provenienti in gran parte da paesi che hanno tratto profitto dagli Stati Uniti con entusiasmo, inizieranno ad affluire negli Usa”, ha dichiarato Trump sul suo social Truth pochi minuti prima della scadenza.
Si tratta di tasse più elevate per dozzine di economie (vanno dal 10% al 41%), aumentando drasticamente la posta in gioco negli sforzi ad ampio raggio del presidente Donald Trump per rimodellare il commercio globale. Secondo il presidente americano l’obiettivo è riequilibrare gli scambi commerciali tra gli Usa e i suoi partner, che a suo dire “beneficiano” della principale potenza economica mondiale.
Molti prodotti provenienti da economie come l’Unione Europea, il Giappone e la Corea del Sud devono ora affrontare una tariffa del 15%, anche con accordi raggiunti con Washington per evitare prelievi più elevati. Ma altri, come l’India, devono affrontare un dazio del 25%, mentre Siria, Myanmar e Laos affrontano livelli sbalorditivi al 40% o al 41%. “L’unica cosa che potrebbe fermare la grandezza dell’America è un tribunale di giudici della sinistra radicale che vogliono vedere il nostro Paese fallire!”, ha aggiunto Trump.