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    Per David Cameron le minacce sulla sicurezza devono portare a una revisione dell’Unione europea

    Ma per il primo ministro polacco, Beata Szydlo, alcune richieste provenienti dal Regno Unito non sono accettabili

    Di TPI
    Pubblicato il 10 Dic. 2015 alle 10:02 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 19:10

    Il premier inglese David Cameron è in visita in Polonia. Il viaggio fa parte del calendario di incontri con tutte le cancellerie europee con lo scopo principale di poter tastare il terreno sulla rinegoziazione della permanenza all’interno dell’Unione europea del Regno Unito.

    In teoria, il nuovo governo di centrodestra polacco, fresco di vittoria elettorale e con a capo Beata Szydlo, dovrebbe essere uno degli interlocutori privilegiati di Cameron visto che il governo inglese fu uno dei sostenitori dell’ingresso polacco nella Ue. Tuttavia ci sono delle divergenze tra i due paesi sull’immigrazione interna all’Unione europea tanto che Beata Szydlo è arrivata ad affermare che alcune richieste provenienti dal Regno Unito non sono accettabili.

    Durante l’incontro con la premier Beata Szydlo, David Cameron ha detto che “una rinegoziazione dell’Unione europea è diventata più importante a causa della crisi sulla sicurezza in Europa”.

    Cameron vorrebbe porre dei limiti anche agli ingressi dei cittadini europei nel Regno Unito, una cosa che non è ben vista dalla Polonia. Il primo ministro polacco Szydlo su questo punto ha affermato “ci sono questioni sulle quali non c’è pieno accordo, ma le discuteremo meglio in futuro”.

    Dopo la sua visita in Polonia, David Cameron si recherà in Romania.

    Intanto continua la discussione nel Regno unito in merito al referendum cosiddetto “Brexit” che con tutta probabilità si terrà a Giugno e nel quale i cittadini britannici saranno chiamati a decidere se il loro paese dovrà restaere all’interno della Ue o se, diversamente, se ne vorrà uscire fuori.

    I Conservatori al governo, l’opposizione Laburista di Jeremy Corbyn, insieme ai Liberal-democratici di Nick Clegg e allo Scottish national party di Nicola Sturgeon sono a favore di una permanenza del Regno Unito nell’Ue. A ogni modo, l’esito delle urne appare tutt’altro che scontato.

    di Maurizio Carta

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