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    “Microrganismi pericolosi” attaccati allo scafo: nave da crociera bloccata da giorni a 30 chilometri dalla costa

    Di Giovanni Macchi
    Pubblicato il 2 Gen. 2023 alle 15:37 Aggiornato il 2 Gen. 2023 alle 15:37

    Centinaia di passeggeri sono bloccati sulla nave da crociera “Viking Orion” al largo della costa australiana dopo che sullo scafo sono stati trovati microrganismi marini come piante, alghe o piccoli animali (un insieme che viene definito “biofoul”) che potrebbero sconvolgere l’ecosistema locale, causando l’importazione di specie invasive in habitat non nativi.

    Funzionari governativi hanno riferito che lo scafo della nave deve essere pulito prima di entrare in acque territoriali. Il dipartimento della pesca australiano ha affermato che la gestione del biofoul era una “pratica comune per tutte le navi internazionali in arrivo” e che la nave doveva essere pulita per evitare l’arrivo di “organismi marini dannosi”.

    Subacquei professionisti sono stati ingaggiati per le operazioni di pulizia al largo. Alla nave è stato anche negato il permesso di attraccare a Christchurch e Dunedin in Nuova Zelanda e Hobart, in Tasmania.

    Kenn Heydrick, un passeggero, ha dichiarato di non essere stato in grado di lasciare la nave dal 26 dicembre: quattro scali portuali sono saltati. La prossima possibilità di sbarco dei passeggeri sarà il 4 gennaio a Sydney.

    Intanto a bordo cresce la frustrazione dei turisti: uno di loro su Twitter ha definito “un inferno” il suo soggiorno sulla nave, partita da Wellington il giorno di Santo Stefano e da quel momento bloccata in mare senza possibilità di attraccare.

    Da quanto si apprende si trova adesso a 27 chilometri dalla costa, in attesa che la pulizia dello scafo venga completata. In una dichiarazione, l’operatore Viking ha ammesso che una “quantità limitata di crescita marina standard” è stata eliminata. Il capitano si è scusato con i passeggeri e ha assicurato che presto tutti riceveranno una proposta di risarcimento.

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