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    Covid, nuovo elogio del New York Times per l’Italia: “Da paria a modello per Usa ed Europa”

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 1 Ago. 2020 alle 13:06

    Quando il Coronavirus ha colpito il nostro Paese, agli occhi del mondo l’Italia è divenuta “l’epicentro dell’incubo”, un luogo da evitare a tutti i costi e il simbolo di un contagio incontrollato. “Guarda cosa sta succedendo con l’Italia”, diceva il presidente Trump ai giornalisti il ​​17 marzo scorso. “Non vorremmo essere in una posizione del genere”. Ma le cose sono cambiate nel corso dei mesi e l’approccio adottato nell’affrontare l’emergenza è divenuto addirittura un modello da elogiare. 

    A ricordarlo è il New York Times, prestigioso quotidiano statunitense, che torna a parlare dell’Italia. La buona gestione dell’emergenza Coronavirus ha portato l’Italia dall’essere un ‘paria’ globale a modello per il resto del mondo. “Dopo un inizio con qualche inciampo, l’Italia ha consolidato e mantenuto i frutti di un duro lockdown nazionale attraverso un mix di vigilanza e competenze mediche dolorosamente acquisite”, scrive il corrispondente dalla Capitale Jason Horowitz. L’articolo elogia gli sforzi fatti dal governo, “guidato da comitati scientifici e tecnici”, mentre “medici locali, ospedali e funzionari sanitari raccolgono ogni giorno più di 20 indicatori sul virus e li inviano alle autorità regionali, che li inoltrano poi all’Istituto Superiore di Sanità”. Un modello che ha consentito all’Italia di avere “una radiografia settimanale della salute del Paese su cui si basano le decisioni politiche”, consentendo di mettersi alle spalle “il panico” e il rischio “collasso” verso cui si stava scivolando nel mese di marzo.

    L’estensione dello stato di emergenza al 15 ottobre, prosegue il quotidiano americano, consentirà al governo di “mantenere le restrizioni in vigore e di rispondere rapidamente – anche con lockdown – a eventuali nuovi focolai. Il governo ha già imposto restrizioni di viaggio a più di una dozzina di Paesi verso l’Italia, visto che ora è l’importazione del virus da altri Paesi la più grande paura del governo”. L’Italia però paga un alto prezzo per le sue scelte, per quanto si siano dimostrate efficaci per il contenimento del virus: “Non c’è dubbio il lockdown sia stato economicamente costoso. Per tre mesi sono stati ordinati la chiusura di esercizi commerciali e ristoranti, la circolazione è stata molto limitata – anche tra regioni, città e strade – e il turismo si è fermato. Si prevede che quest’anno l’Italia perderà circa il 10% del suo prodotto interno lordo”, ricorda il New York Times.

    Ma a un certo punto, mentre il virus minacciava di diffondersi in modo incontrollato, “i funzionari italiani hanno deciso di anteporre la vita all’economia”. Scelta che il quotidiano ricorda con le parole del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte: “La salute del popolo italiano viene e verrà sempre prima di tutto”.

    “La strategia di chiudere tutto ha attirato le critiche di chi accusava il governo di eccessiva cautela e di paralizzare l’economia. Ma potrebbe dimostrarsi più vantaggiosa che cercare di riaprire l’economia mentre il virus infuria ancora, come sta accadendo in paesi come Stati Uniti, Brasile e Messico”, insiste il giornale, secondo il quale in Italia c’è anche una parte della popolazione che non rispetta le misure anti-Covid.

    Leggi anche: Sul New York Times il premio Nobel Krugman scrive che l’Italia è un esempio per la gestione del Coronavirus; Covid, via il segreto di Stato sui verbali del Cts. Il Tar: “Tirate fuori quegli atti”. TPI lo chiede da mesi / 2. Come spendere i soldi del Recovery Fund? Lo decidano cittadini estratti a sorte affiancati da esperti (di E. Serafini)

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